venerdì 14 ottobre 2011

Accadde oggi. 14 Ottobre 1962. Scoppia la crisi missilistica a Cuba

Il 14 Ottobre del 1962 un volo di un U-2 sui cieli caraibici fa scoprire agli americani la costruzione (gestita dall'Unione Sovietica) di una postazione per degli SS-4 vicino a San Cristobal, nella provincia di Pinar del Rio, a Cuba.
E' l'inizio della crisi missilistica fra Cuba e gli Stati Uniti, il punto più critico della cosidetta guerra fredda.
Inizialmente, il governo statunitense tenne l'informazione segreta, rivelandola solo ai quattordici ufficiali chiave del comitato esecutivo. Il Regno Unito non venne informato fino alla sera del 21 Ottobre. Il Presidente Kennedy, in un appello televisivo del 22 Ottobre, annunciò la scoperta delle installazioni e proclamò che ogni attacco di missili nucleari proveniente da Cuba sarebbe stato considerato come un attacco portato dall'Unione Sovietica e avrebbe ricevuto una risposta conseguente. Kennedy ordinò anche una quarantena navale su Cuba, per prevenire ulteriori consegne sovietiche di materiale militare.
Questa soluzione fu scelta, anche se ci fu un numero di falchi che continuarono a spingere per un'azione più dura. L'invasione venne pianificata, e le truppe vennero radunate in Florida (anche se con 40.000 soldati sovietici a Cuba, completi di armi nucleari tattiche, la forza di invasione si sarebbe trovata nei guai). Ci furono diverse questioni legate al blocco navale. C'era il problema della legalità - come fece notare Fidel Castro, non c'era niente di illegale circa le installazioni dei missili; erano sicuramente una minaccia agli USA, ma missili simili, puntati verso l'URSS, erano posizionati in Regno Unito, Italia e Turchia. Quindi c'era la reazione sovietica al blocco - avrebbe potuto far esplodere il conflitto a seguito di una escalation delle rappresaglie.
Quando Kennedy pubblicizzò apertamente la crisi, il mondo intero entrò in uno stato di terrore. La gente iniziò a parlare e preoccuparsi apertamente di un'apocalisse nucleare, ed esercitazioni per una tale emergenza si tennero quasi quotidianamente in molte città.
La crisi raggiunse l'apice il 27 Ottobre, quando un Lockheed U-2 statunitense - per iniziativa di un ufficiale locale - venne abbattuto su Cuba e un altro che volava sulla Russia venne quasi intercettato. Il generale Thomas S. Power, a capo del Comando Aereo Strategico USA, mise le sue unità in stato di allerta DEFCON 2 preparandole per un'immediata azione senza consultare la Casa Bianca. Allo stesso tempo, i mercantili sovietici si stavano avvicinando alla zona di quarantena; in un caso, si apprese quarant'anni dopo, su un sottomarino sovietico della loro scorta militare si valutò la possibilità di lanciare un missile con testata nucleare. Kennedy rispose accettando pubblicamente la prima delle offerte sovietiche e inviando il fratello Robert all'ambasciata sovietica, per accettare la seconda in privato: il piccolo numero di missili Jupiter in Turchia sarebbe stato rimosso. Le navi sovietiche tornarono indietro e il 28 Ottobre Chruščëv annunciò di aver ordinato la rimozione dei missili sovietici da Cuba. Soddisfatto dalla rimozione dei missili sovietici, il Presidente Kennedy ordinò la fine della quarantena su Cuba il 20 Novembre.

1 commento:

Ciabba ha detto...

E Angelo Roncalli stette a grattarsi la borsa???

http://www.wikio.it