State cercando qualcosa di punk ma che strizzi l'occhio al rock? Oppure siete alla ricerca di qualche suono anni '70 che non disdegni melodie più raffinate? Outlandos d'Amour è quello che fa per voi. Il primo album dei Police, datato 1978, in realtà è figlio di una genesi più complessa. Sting comincia a "fae sul serio" con la musica nel 1973 con la Newcastle Big Band, per la quale suonava ogni Domenica in vari club della sua città natale. Successivamente fonda assieme all'amico Gerry Richardson i Last Exit, con i quali tenta svariate volte la via del successo e per 3 lunghi anni gira l'Inghilterra in cerca dell'aggancio giusto. In concomitanza con il suo avventuroso trasferimento a Londra (Gordon Sumner aveva già un figlio, nato nel 1976, e non era ancora diventato Sting...), avvengono due episodi molto importanti: in primis conosce un giovane batterista americano fratello del produttore Miles Copeland, e successivamente viene invitato da Mike Howlett per una reunion dei Gong, alla quale Sting dovrebbe partecipare per un particolare progetto musicale. Il caso volle che a questo incontro Sting incontri coloro i quali saranno complici del suo successo: Stewart Copeland e Andy Summers (assieme ad Henry Padovani). In un primo momento, in considerazione degli impegni presi da Summers, la neonata band denominata "The Police" fu quindi composta dal talentuoso bassista, dall'eccentrico e capelluto batterista e dal figurante chitarrista francese che, dopo qualche tempo (ma il primo singolo pubblicato, Fall Out, vede la sua presenza) verrà rimpiazzato dal più esperto e poliedrico Andy Summers, che darà la possibilità a Sting di scrivere musica più "complicata" a livello tecnico (insomma, Henry era un po' un pippone..). Appena entrati in studio Staing capisce che questa è la volta buona, e se ne rende conta anche Miles, che li lancia quasi subito in una tournè negli Stati Uniti dove incontreranno un grande successo. Il primo risultato in studio di questa collaborazione è Outlandos d'Amour.
Il disco mette subito in chiaro quali siano le sue intenzioni: Next to you è più punk che rock, mentre So Lonely e Roxanne incontrano maggiormente quelle melodie reggae per le quali i Police sono ancora ricordati. Hole in my life è un grido di aiuto, mentre Peanuts è un atto di accusa verso un mito tramontato (Rod Stewart). A seguire, due pezzi crudi e diretti: Can't stand losing you (il singolo, uscito qualche mese dopo, suscitò scalpore per la copertina, che trovate a questo link http://991.com/newGallery/The-Police-Cant-Stand-Losing-375621.jpg nella quale è raffigurato Sting con un cappio al collo, in piedi su un blocco di ghiaccio che lentamente si sta sciogliendo sotto l'effetto di una stufa elettrica) e Truth hits everybody, che lasciano spazio alle più leggere Born in the '50 (ma Andy Summers, nato nel 1942, non disse nulla?) e l'allegorica Be my Girl/Sally (Sally altro non è che una bambola gonfiabile). La conclusione dell'album è affidata alla psichedelica Masoko Tanga.
Un album bellissimo, genuino, dotato di quella energia che i Police hanno saputo infondere alla fine degli anni '70. Da portare nel rifugio antatomico.
Posizione nella classifica dei 500 dischi migliori di tutti i tempi secondo Rolling Stones: 434^, dietro a "Another green world" di Brian Enon e davanti a "To bring you my love" di P.J. Harvey.
Tracklist:
1. Next to you
2. So lonely
3. Roxanne
4. Hole in my life
5. Peanuts
6. Can't stand losing you
7. Truth hits everybody
8. Born in the 50's
9. Be my girl - Sally
10. Masoko tanga
Il disco mette subito in chiaro quali siano le sue intenzioni: Next to you è più punk che rock, mentre So Lonely e Roxanne incontrano maggiormente quelle melodie reggae per le quali i Police sono ancora ricordati. Hole in my life è un grido di aiuto, mentre Peanuts è un atto di accusa verso un mito tramontato (Rod Stewart). A seguire, due pezzi crudi e diretti: Can't stand losing you (il singolo, uscito qualche mese dopo, suscitò scalpore per la copertina, che trovate a questo link http://991.com/newGallery/The-Police-Cant-Stand-Losing-375621.jpg nella quale è raffigurato Sting con un cappio al collo, in piedi su un blocco di ghiaccio che lentamente si sta sciogliendo sotto l'effetto di una stufa elettrica) e Truth hits everybody, che lasciano spazio alle più leggere Born in the '50 (ma Andy Summers, nato nel 1942, non disse nulla?) e l'allegorica Be my Girl/Sally (Sally altro non è che una bambola gonfiabile). La conclusione dell'album è affidata alla psichedelica Masoko Tanga.
Un album bellissimo, genuino, dotato di quella energia che i Police hanno saputo infondere alla fine degli anni '70. Da portare nel rifugio antatomico.
Posizione nella classifica dei 500 dischi migliori di tutti i tempi secondo Rolling Stones: 434^, dietro a "Another green world" di Brian Enon e davanti a "To bring you my love" di P.J. Harvey.
Tracklist:
1. Next to you
2. So lonely
3. Roxanne
4. Hole in my life
5. Peanuts
6. Can't stand losing you
7. Truth hits everybody
8. Born in the 50's
9. Be my girl - Sally
10. Masoko tanga
1 commento:
Ciccio, che dire?!?!
L'album di So Lonely, il mio primo album dei Police, uno dei miei primi CD in assoluto..
Cosa sarebbe stata la nostra vita senza Outlandos?? Sicuramente un po' piu' vuoto.
Gran bella recensione! Stai diventando il mio blogger preferito.
Un abbraccio
Pina
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