Dopo quasi 8 anni di album, pubblicati con la I.R.S., i R.E.M. hanno cominciato a vedere premiati i propri sforzi solocon l'album "Document", grazie anche alla hit It's The End Of The World As We Know It (And I Feel Fine). Nel 1988 esce "Green", il primo album pubblicato con l'etichetta Warner Bros., contenente, fra le altre, Stand e Orange Crush. I R.E.M. cominciato a essere riconosciuti un po' in tutto il mondo ed è grazie al successivo album, "Out of time", pubblicato nel 1991 che raggiungonol'apice della fama e della celebrità. Grazie a losing my religion, shiny happy people e country feedback, scalano le classifichemondiali.
Ma è solo nel 1992 che esco il loro vero capolavoro, "Automatic for the people", decisamente intimo, cupo e riflessivo, nel suo incipit(Drive), amaro e disperato (Try not to breath), ma anche più leggero e orecchiabile (The sidewinder sleeps tonite). Il disco prosegue conl'acclamata Everybody hurts, che in qualche modo può essere collegata a Try not to breath, l'una per lo spirito positivo che trasmette, l'altra per la disperazione del protagonista ("I decided to try not to breath, this decision is mine, i lived a full life). A seguire, alcune fra le canzoni più commoventi e dense di significato dell'intera carriera della rock band americana: Sweetness follows, dedicata alla morte dei genitori; Monty got a raw deal, incentrata sulla storia di Montgomery Clift, attore degli anni '50, "fatto eclissare" dopo aver dichiarato la propria omosessualità; Ignoreland, scritta allora contro il governo Bush e, disgrazia, attualissima anche oggi (tanto che ai concerti è fra le più acclamate); Man on the moon, ispirata alla vita di Andy Kaufman, comico americano sul quale è stato poigirato anche un fortunato film con Jim Carrey; Nightswimming, semplicemente una poesia musicata e infine Find the River, nettamente sottovalutatadalla critica, ma incredibilmente profonda e riflessiva.
In conclusione, un album da ascoltare con le luci del tramonto, senza avere la fretta di ascoltare le più famose o quelle-che-ah!-già-questa-la-conosco.
Un bicchiere di vino in mano e la possibilità di dedicarsi un momento per se stessi, ecco come "Automatic for the people" può far esaltare le proprie caratteristiche.
Posizione nella classifica dei 500 migliori dischi di tutti i tempi secondo la rivista "Rolling Stones": 247^, dietro a "The shape of jazz to come" - Ornette Coleman e davanti a "Reasonable Doubt" di Jay-Z.
Tracklist:
1. Drive
2. Try not to breath
3. The sidewinder sleepls tonite
4. Everybody hurts
5. New Orleans Instrumental No.1
6. Sweetness follows
7. Monty got a raw deal
8. Ignoreland
9. Star me kitten
10. Man on the moon
11. Nightswimming
12. Find the river
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