venerdì 28 ottobre 2011

Accadde oggi. 28 Ottobre 1977. Viene pubblicato Never mind the bollocks, here's the Sex Pistols.

Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols, pubblicato dalla Virgin Records il 28 ottobre 1977, è l'unico album ufficiale vero e proprio inciso in studio dal gruppo punk rock Sex Pistols. Il titolo suscitò scalpore: Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols (Sbattitene i coglioni, qui ci sono i Sex Pistols) creò non pochi problemi di distribuzione perché alcuni negozianti inglesi si rifiutarono di esporre l'album in vetrina a causa dell'espressione sconcia contenuta nel titolo. Già all'epoca la rivista americana Rolling Stone scrisse benissimo dell'album dei Sex Pistols e nel 2004 lo ha inserito alla posizione numero 41 nella lista dei 500 migliori album di sempre da loro stilata.
Nel 1987, la rivista Rolling Stone ha nominato il disco il secondo miglior album degli ultimi vent'anni, posizionandolo dietro solo a Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles.
Nel 2006, l'album è stato selezionato dalla prestigiosa rivista Time come uno dei 100 migliori dischi di sempre.
Versioni embrionali della maggior parte delle canzoni presenti sull'album, apparvero sul bootleg intitolato Spunk, consistente in registrazioni demo che la band fece durante il 1976 e il gennaio del 1977, e che venne pubblicato illegalmente poco tempo prima dell'uscita ufficiale di Never Mind The Bollocks.

Anche se Never Mind The Bollocks è l'unico album ufficialmente pubblicato dai Sex Pistols mentre il cantante Johnny Rotten era ancora membro effettivo del gruppo, praticamente tutti brani in esso contenuti sono stati in seguito inseriti in ordine sparso in numerose compilation e raccolte. Tutti e quattro i precedenti singoli della band sono presenti sull'album. Alcune canzoni del disco sono inoltre presenti in versioni differenti nel film The Great Rock 'n' Roll Swindle, e nell'album della relativa colonna sonora.
Oltre alla parola "bollocks" ("coglioni") in copertina, fecero molto scalpore anche le liriche di brani come God Save the Queen e Anarchy in the UK. Entrambe le canzoni furono ritenute oltraggiose ed offensive, un depravato assalto alla monarchia Britannica e alla società civile in generale, comprese le istituzioni. Un attacco, senza precedenti nella musica pop, all'ordine sociale, alla moralità e alla decenza pubblica. In particolare, God Save The Queen venne vista come un attacco personale diretto alla regina Elisabetta II, definita nel testo della canzone una "deficiente" (a moron).

L'album è da sempre considerato un punto di svolta della storia del rock. Ondarock lo definisce il disco che ha fatto definitivamente esplodere il fenomeno punk in tutto il mondo e dice anche che la sua influenza si avverte ancora oggi. Rockol dice nella recensione dell'album che se c’è un disco che simboleggia meglio di ogni altro il mutamento di un’epoca, è questo e che L’attacco di Anarchy resta uno dei momenti topici del rock del secolo scorso. Rockline parla dell'album come del disco portabandiera del Punk 77 made in England. Nel seguito della recensione, tuttavia, si dice anche che non si può certo affermare che questo disco sia il miglior disco Punk mai realizzato, forse nemmeno quello più riuscito per quanto riguarda le liriche, né tantomeno si può dire a proposito della parte strumentale, ma sta di fatto che i Sex Pistols hanno saputo impersonare alla perfezione la figura dei punk. All Music lo definisce semplicemente uno degli album migliori e più ispirati della storia del rock.

giovedì 27 ottobre 2011

Accadde oggi. 27 Ottobre 2004. I Boston Red Sox sfatano la "maledizione del bambino"

I Boston Red Sox vincono le world series di baseball nella major legue statunitense dopo 86 anni, sfatando una delle "maledizioni" più longeve nella storia dello sport: la "maledizione del bambino".

George Herman Ruth, detto "Babe" per la sua faccia da pacioccone, è stato il più grande giocatore di baseball sulla faccia della terra, e molti dei suoi record sono tuttora imbattuti. La sua fama inizia nei Boston Red Sox ad inizio secolo scorso. Boston lo rileva da Baltimore, e ben presto il ragazzo si mette in mostra, sia dal monte di lancio come lanciatore,  che nel box di battuta come battitore. Con lui i Boston Red Sox vincono World Series una in fila all'altra (4 fra il 1912 e il 1918). Ma il destino stava preparando un brutto scherzo ai tifosi dei Red Sox: in un freddo pomeriggio di dicembre del 1919 il presidente dei Red Sox, acconsentì, per problemi economici, alla cessione del suo gioiello agli eterni rivali dei New York Yankees, scatenando l’ira dei tifosi e dello stesso Ruth il quale, secondo la leggenda, lasciando furioso l’ufficio del presidente, lanciò una terribile maledizione contro la sua ex squadra, urlando che senza di lui non avrebbero mai più vinto una World Series. Per farvi capire meglio facendo un paragone con il nostro calcio, immaginate che il presidente della roma debba vendere contro la volontà del giocatore, Totti alla Lazio. Da allora i New York Yankees continuano a vincere le Word Series, Babe Ruth diventa il più grande giocatore di baseball di tutti i tempi e i Red Sox continuano a perdere in maniera incredibile le partire che contano. I bombardieri del Bronx, come vengono chiamati gli Yankees, arrivano a vincere la bellezza di 26 titoli nelle World Series, mentre Boston perde quattro finali, nel 1946, 1948, 1967 e 1975, tutte alla settima e decisiva partita, e ben 19 semifinali, alcune in maniera incredibile, molte delle quali proprio contro lo stesso New York, confermando tra i tifosi il fatto che sulla squadra aleggiasse la “maledizione del bambino”. Per farvi un esempio nel 2003 nella semifinale di League, proprio contro gli Yankees, un tifoso degli stessi Boston (che verrà ribattezzato dallo scrivente "l'imbecille del giorno"..), nella foga di accaparrarsi una palla al volo battuta lunga, si sporse dalla balaustra dello stadio, togliendo letteralmente dal guanto del difensore di Boston quella che sarebbe stata l’ultima e decisiva eliminazione della partita, e che avrebbe consentito ai “Calzini Rossi” di accedere alle Word Series. Tutto questo fino al 27 Ottobre del 2004, quando i Boston Red Sox, battendo i Saint Louis Cardinals per 4 partite a 0 nella serie finale, hanno vendicato 86 anni di sfottò, ritornando a vincere le World Series, e a sconfiggere finalmente il destino. Se ad un bambino americano chiedete cosa significa il numero 714 subito vi risponderà che sono i fuoricampo che Babe Ruth ha battuto nella sua lunghissima carriera. Ricordandosi, immediatamente, di "The curse of the Baby", la maledizione del bambino, che da quest’anno non esiste più. Anche per questo il Baseball è da sempre lo sport preferito dagli americani, per le sue leggende, le sue storie, e le sue passioni.

mercoledì 26 ottobre 2011

Accadde oggi. 26 Ottobre 1965. I Beatles vengono nominati Membri dell'Ordine dell'Impero Britannico

I Beatles sono stati un gruppo rock britannico, originario di Liverpool e attivo dal 1960 al 1970. Hanno segnato un'epoca nella musica, nel costume, nella moda e nella pop art. Ritenuti un fenomeno di comunicazione di massa di proporzioni mondiali e considerati tra le maggiori espressioni della musica contemporanea, a distanza di vari decenni dal loro scioglimento ufficiale – e dopo la morte di due dei quattro componenti – i Beatles contano ancora un enorme seguito e numerosi sono i loro fan club esistenti in ogni parte del mondo.
Secondo stime del Guinness dei primati, è il complesso musicale di maggior successo commerciale di sempre con oltre un miliardo di dischi venduti, e per la rivista Rolling Stone i Beatles sono i più grandi artisti di tutti i tempi.
Inoltre, l'aura – per molti versi non sempre codificabile secondo i canoni comuni – che circonda lo sviluppo del loro successo a livello mediatico e che ha favorito la nascita della cosiddetta Beatlemania, e lo straordinario esito artistico raggiunto come musicisti rock, sono tuttora oggetto di studio di Università, psicologi, e addetti del settore
La storia dei Beatles ha inizio sabato 6 luglio 1957. In quella data, nella chiesa di St. Peter a Liverpool, in occasione della festa annuale della parrocchia, era in corso un'esibizione dei Quarrymen, un gruppo skiffle di cui era leader il sedicenne John Lennon. Ivan Vaughan, già compagno delle elementari di John ed ex componente della band, gli presentò il quindicenne Paul McCartney, all'epoca suo compagno di scuola al Liverpool Institute. Paul si presentò suonando Long Tall Sally di Little Richard e Twenty Flight Rock di Eddie Cochran. Durante le sue esibizioni, John usava cambiare parole e accordi a suo piacimento; oltre che dall'abilità di Paul alla chitarra, rimase quindi colpito dalla sua memoria, dato che ricordava alla perfezione i testi delle canzoni che eseguiva. Sebbene John ben sapesse che invitare Paul a far parte del gruppo avrebbe significato condividerne la leadership, si risolse ben presto a farlo entrare nei Quarrymen.
Alcuni mesi dopo l'ingresso nel gruppo di Paul, questi contattò per un'audizione un altro ragazzo che con lui frequentava il Liverpool Institute, l'amico e compagno di scuolabus George Harrison. Lennon ammise George nel gruppo in seguito a un provino che ebbe luogo proprio su un autobus, dopo averlo ascoltato cimentarsi in un pezzo strumentale, Raunchy. Nel gennaio 1960 fu un compagno di John all'Art College, lo scozzese Stuart "Stu" Sutcliffe, a divenire il bassista dei Quarrymen. Pittore di grande talento, acquistò un basso Höfner dopo aver venduto il suo primo quadro. Più tardi, quell'anno, prendendo spunto dai Crickets di Buddy Holly (grilli, in inglese), il complesso prese il nome di Beatles – dopo essere passato per Johnny and The Moondogs, Beatals, Silver Beetles, Silver Beatles e infine, a metà agosto 1960, Beatles.
All’inizio della loro carriera, i Beatles mancavano di un batterista fisso; a loro si unì per un breve tempo il batterista trentaseienne Tommy Moore, che li lasciò dopo una tournée in Scozia come gruppo di spalla del cantante Johnny Gentle. E soprattutto Sutcliffe aveva difficoltà a suonare il basso in modo soddisfacente. Per una serie di fortunate coincidenze, poiché altri gruppi di Liverpool non erano disponibili, il loro primo manager, Allan Williams, procurò loro una scrittura ad Amburgo, dove un'altra band di Liverpool, Derry and the Seniors, stava esibendosi con successo. Mancavano però ancora di un batterista: esibendosi nel Casbah di Mona Best, notarono il figlio della proprietaria, Pete Best, che possedeva e suonava una batteria ma non aveva un proprio gruppo. Fu reclutato pochi giorni prima di partire per Amburgo.

Il periodo di Amburgo (1960-1962)

Ad Amburgo iniziò una vera trasformazione. Costretti dall'esigente titolare dell'Indra, il locale dove si esibivano (al numero 64 di Große Freiheit, una laterale della Reeperbahn, la via a luci rosse del quartiere di St. Pauli) a lunghe performance in cui dovevano produrre il massimo volume, la loro musica acquistò potenza e consapevolezza. In quel periodo si formò lo stile e il repertorio che avrebbe caratterizzato i primi anni della loro attività e secondo una teoria – successivamente contraddetta dall'interessato – iniziò a emergere la volontà di Paul di prendere il posto di Stuart al basso. La prima volta che il gruppo si esibì con un contratto a nome "The Beatles" fu proprio ad Amburgo, il 17 agosto 1960.
A fine novembre furono costretti a tornare a Liverpool a causa di alcuni problemi con la polizia tedesca, imbeccata dal primo impresario che li aveva ingaggiati ma che essi avevano in seguito lasciato per un contratto più vantaggioso. George era minorenne e non poteva lavorare legalmente; Pete e Paul, trasferitisi nella sistemazione procurata dal loro nuovo datore di lavoro, rientrando nottetempo nel loro vecchio e precario alloggio per prendere le loro cose illuminarono la stanza dando fuoco a un profilattico appeso alla parete e incendiando così la carta da parati, evento che provocò il loro arresto e quindi l'espulsione. Tuttavia, pochi mesi dopo essi ritornavano ad Amburgo con un contratto firmato senza l'intermediazione del loro manager, grazie agli estimatori che si erano conquistati, e lì si esibirono dal 1° aprile al 1° luglio 1961.
Nella terza spedizione nella città tedesca – che ebbe luogo nell'aprile-maggio 1962 – si iniziò a delineare la definitiva line-up della band. Stuart Sutcliffe, ammesso all'Accademia d'arte di Amburgo, lasciò la musica per dedicarsi alla pittura, suo vero interesse, e al basso subentrò Paul McCartney. Cambiò anche il loro look: i capelli pettinati in avanti con la frangetta, le giacche di pelle e senza risvolti, il tutto completato da stivaletti, furono il contributo all'immagine dei Beatles dato dalla fidanzata tedesca di Stuart, Astrid Kirchherr. Il gruppo ritornò ad Amburgo per l'ultima trasferta a metà dicembre 1962, esibendosi fino a fine anno allo Star-Club. Con questi ultimi concerti, i Beatles avevano collezionato un totale di 800 ore sui palcoscenici tedeschi.

Gli esordi in studio (1962-1963)

Al loro ritorno a Liverpool dalla prima trasferta amburghese, i Beatles iniziarono ad attrarre l'attenzione con la loro musica martellante e il loro nuovo aspetto estetico, originale per quei tempi. Cominciarono a suonare in un locale in Mathew Street, il Cavern Club, dove si erano precedentemente esibiti con scarsi risultati, ma in cui ora, con la loro grinta e disinvoltura sul palco, richiamavano un vasto pubblico, formato in gran parte da frenetiche ammiratrici.
Presto trovarono un manager in Brian Epstein che, all'epoca, gestiva un negozio di elettrodomestici e dischi a Liverpool. Incuriosito dalla richiesta da parte di un loro fan di My Bonnie, un disco da loro registrato in Germania in cui in realtà essi accompagnavano il cantante solista Tony Sheridan, e incoraggiato dal fatto che essi si esibissero nel Cavern Club a poca distanza dal suo negozio, ci andò per conoscerli. Colpito dal loro carisma e dal richiamo di pubblico, si offrì di fare loro da manager. Anche per il fatto di aver rotto con il loro primo impresario Allan Williams, e limitandosi la loro attività quasi esclusivamente agli spettacoli quotidiani al Cavern Club, dopo un'iniziale esitazione accettarono. Da parte sua Epstein riuscì ad allargare il giro delle loro scritture, si impegnò a "ripulirli" e a "civilizzarli" adeguatamente per poi ottenere un provino ai Beatles con la Decca Records per il giorno di capodanno del 1962.
Fu così che Mike Smith, osservatore della Decca Records, partì alla volta di Liverpool per ascoltare i Beatles e un altro gruppo locale, rimanendo favorevolmente impressionato dalle loro esibizioni al Cavern Club. Giunti a Londra per l'audizione, i Beatles sciorinarono il meglio del loro repertorio, conservato per la storia nelle registrazioni rimaste nell'archivio della casa discografica. Nonostante il gradimento di Smith, la Decca preferì mettere sotto contratto un altro gruppo – Brian Poole & The Tremeloes – per il fatto che quest'ultimo era di Londra e non della relativamente lontana Liverpool. L’errore di valutazione divenne aneddotico. Un paio d'anni dopo, la stessa Decca, per ironia della sorte su raccomandazione di George Harrison, mise sotto contratto i Rolling Stones.
Dopo questo insuccesso, Brian Epstein pensò che per dare un tocco di maggiore professionalità e così colpire maggiormente i discografici fosse più convincente presentarsi con un disco piuttosto che con dei nastri. Si recò perciò nel celebre negozio HMV in Oxford Street a Londra, dove il tecnico Jim Foy, addetto alla realizzazione dell'acetato, rimase favorevolmente impressionato dalla musica che aveva sentito e indirizzò il manager dei Beatles a Sid Coleman, dirigente della EMI. Fu solo l'insistenza di Brian Epstein e il fatto che egli fosse, con il negozio di famiglia NEMS (North End Music Stores), un importante distributore nel nord dell'Inghilterra, a convincere i dirigenti EMI, che demandarono a George Martin il compito di ascoltare qualche traccia incisa dai Beatles.
Martin, all'epoca, era responsabile per la EMI dell'etichetta sussidiaria Parlophone, che si occupava di jazz e musica classica. Era quindi piuttosto lontano dal genere musicale dei Beatles, ma avendo ascoltato su insistenza di Epstein parte del materiale da essi prodotto, decise di concedere loro un'audizione che si tenne il 6 giugno 1962 a Londra. Furono registrati quattro pezzi, tra cui una versione del classico Bésame Mucho cantata da Paul, e tre composizioni originali: Love Me Do, P.S. I Love You e Ask Me Why, dalle quali l'assistente di studio di George Martin, Ron Richards (che si fece carico della seduta di registrazione in attesa dell'arrivo di Martin) rimase positivamente impressionato.

Fu solo a quel punto che i Beatles poterono avere un vero contratto discografico, anche se non molto vantaggioso per loro. Martin era convinto che si potesse trarre qualcosa di buono dal gruppo, ma certo non più di qualche migliaio di copie prima che la band cadesse nel dimenticatoio e si sciogliesse, come succedeva nella musica pop del tempo. Quando il 4 settembre 1962 i Beatles si ripresentarono ad Abbey Road in sala d'incisione, Ringo Starr sostituiva Pete Best alla batteria. Subito dopo l'audizione di giugno, infatti, George Martin, insoddisfatto della batteria di Best, aveva detto a Brian Epstein che avrebbe preferito un sessionman per le registrazioni in studio, mentre Best poteva andare bene per le esibizioni dal vivo. Pete Best aveva un carattere molto introverso e perciò non si era creato un forte legame fra lui e gli altri tre componenti del gruppo. Inoltre John, Paul e George conoscevano già Ringo per averlo incrociato ad Amburgo quando suonava con il gruppo Rory Storm and the Hurricanes; e il batterista conosceva il loro repertorio in quanto aveva occasionalmente sostituito Best. Sotto la pressione di George Martin, Starr fu perciò considerato dai tre l'elemento adatto alla sostituzione definitiva, avvenuta il 16 agosto.
Per la sessione del 4 settembre, Martin aveva trovato loro una canzone con cui pensava potessero scalare la classifica delle vendite. Il titolo del pezzo era How Do You Do It? e l'autore era Mitch Murray. Ma i Beatles fecero chiaramente capire che volevano registrare materiale di loro composizione. Così, dopo l'esecuzione di How Do You Do It? si passò a incidere Love Me Do. Ascoltando la registrazione di quel giorno, il produttore considerò la prova di Ringo Starr poco soddisfacente e perciò per la sessione in studio della settimana successiva provvide a sostituire Ringo con il sessionman Andy White, che suonò la batteria in Love Me Do e in P.S. I Love You. Ringo si adattò a suonare il tamburello come rinforzo al rullante in Love Me Do, mentre in P.S. I Love You era alle maracas.

Etichetta dell'album Please Please Me (versione pubblicata in Gran Bretagna)
Love Me Do venne pubblicata come singolo nella versione con Ringo Starr, mentre la versione dell'album vide White alla batteria. Il disco raggiunse il diciassettesimo posto nelle classifiche di vendita del Regno Unito, ma a Liverpool vendette moltissimo. Una leggenda vuole che il successo di vendite a Liverpool fosse dovuto all'acquisto da parte di Brian Epstein di migliaia di copie del disco. A quarant'anni di distanza, quello che sembrava solo un episodio leggendario fu invece confermato da Alistair Taylor, a quel tempo assistente di Epstein.
Please Please Me fu il loro secondo 45 giri e raggiunse il primo posto della Hit parade inglese. Sarebbe stato il primo degli innumerevoli hits firmati Lennon-McCartney. Il successo del brano iniziò a far conoscere il gruppo su scala nazionale: uscito l'11 gennaio 1963, ebbe subito recensioni positive.
Due mesi dopo la pubblicazione di Please Please Me, il 22 marzo uscì l'album omonimo, che vendette subito 500.000 copie e raggiunse il primo posto nella classifica di vendita britannica degli LP. Questo 33 giri, che vedeva un'originale copertina con la loro foto in costume di scena affacciati, baldanzosi e sorridenti, dalla ringhiera della casa editrice della EMI in Manchester Square, fu di fatto il primo passo del loro ingresso nella storia della musica pop. Notevole era il fatto che per la prima volta non si trattava di cover raffazzonate alla buona per mettere insieme il formato a 33 giri, come era comune per sfruttare rapidamente singoli di successo; ben otto brani su quattordici erano infatti di loro composizione.
L'album seguente, With the Beatles, fu pubblicato il 22 novembre 1963 ed ebbe un consenso talmente grande, sia di pubblico sia di critica, che non fu nemmeno necessario promuoverlo con l'uscita di un singolo. La copertina era decisamente artistica e originale, così come i sette brani firmati da Lennon-McCartney e il primo firmato da Harrison intitolato Don't Bother Me. Divennero celeberrime All My Loving, ripresa da molti altri artisti, e I Wanna Be Your Man, con la quale i Rolling Stones centrarono il loro primo successo commerciale. Intanto, a fianco dell'intensa attività in studio, si susseguivano senza sosta i concerti e i tour in vari Paesi del mondo.

La scalata al successo – Le tournée (1963-1966)

Il 1963 rappresentò l’anno in cui esplose la popolarità del gruppo. A essa concorsero le loro produzioni musicali, i concerti in speciali occasioni (il Val Parnell’s Sunday Night at the London Palladium e la storica esibizione al Royal Variety Performance, alla presenza dei reali inglesi), le apparizioni televisive. Testimonianza del boom della celebrità è fra l’altro l’andamento delle adesioni al Beatles fan club; a inizio del 1963 gli aderenti ammontavano a un migliaio, alla fine dello stesso anno il numero degli iscritti era salito vertiginosamente a ottantamila. E al termine di quell’anno i giornali inglesi riconoscevano quasi unanimi le qualità del gruppo. Ma una parte rilevante per la diffusione dell’immagine del gruppo fu costituita dalle tournée.
Per la seconda volta dopo il 1960, la Scozia accolse i Beatles in un minitour dal 3 al 6 gennaio 1963. Questa esperienza permise ai quattro musicisti di uscire dalla routine delle esibizioni nello stesso club. John considerò il tour scozzese del 1963 «un sollievo. Cominciavamo a sentirci limitati, senza sbocchi. […] L’esperienza di Amburgo era ormai superata».
Ancora più motivante fu la tournée successiva come gruppo di spalla di Helen Shapiro che si svolse dal 2 febbraio al 3 marzo dello stesso anno e che toccò quattordici centri inglesi. Il tour contribuì al definitivo amalgama di Ringo con gli altri tre Beatles e all’affiatamento del gruppo. Di nuovo John giudicò che «cambiare ogni sera locale fu un vero toccasana».
Tornati a Liverpool il 4 marzo, dopo cinque giorni con altri artisti erano nuovamente in tournée – che sarebbe durata fino al 31 marzo – per le maggiori piazze inglesi, sempre più popolari fra il pubblico dei concerti, sempre più in risalto nei cartelloni pubblicitari e sempre più importanti tanto da essere loro a esibirsi in chiusura degli spettacoli.
In seguito, con le apparizioni televisive negli show musicali, la loro immagine innovativa, la pettinatura, i vestiti, essi conquistarono un istantaneo seguito tra gli adolescenti inglesi. Iniziò così la beatlemania: ogni loro concerto fu presto caratterizzato dalle urla assordanti delle fan che rendevano impossibile ascoltare il suono che producevano. Erano inoltre costretti a rocambolesche fughe per evitare l'assalto delle orde di ammiratrici.

E si riproposero le impressionanti scene di delirio collettivo che dapprima si erano verificate oltre Atlantico nel febbraio del 1964, in occasione della loro apparizione in TV all’Ed Sullivan Show e dei concerti al Washington Coliseum di Washington D.C. e a Miami, poi nella tournée che nel giugno li aveva visti suonare in Australia e Nuova Zelanda e nell'estate successiva durante il primo vero tour che li lanciava sul mercato americano.
Durante l'apparizione all'Ed Sullivan Show il numero di crimini riportati a New York fu molto vicino allo zero, e quelli minorili praticamente si azzerarono. George Harrison affermò nel film The Beatles Anthology: «Anche i criminali si fermarono a guardarci!» prendendo spunto dalle notizie, forse un po' sensazionalistiche, apparse sui quotidiani anglo-americani dell'epoca.
La tournée del febbraio 1964 è stata documentata, per quanto riguarda la parte relativa alla capitale Washington, anche da una serie di 46 fotografie rimaste a lungo inedite, scattate da un fotografo dilettante, Mike Mitchell, e battute all'asta da Christie's a New York City nel luglio 2011 per una cifra esorbitante.
Il 10 luglio 1964 venne dato alle stampe A Hard Day's Night: il film omonimo fu un vero e proprio tributo alla beatlemania; l'idea portante era di riprendere 36 ore della vita dei quattro musicisti nello stile di un documentario. A Hard Day's Night si rivelò il loro migliore album fino a quel momento e per la prima volta un loro LP conteneva esclusivamente brani originali (fra l'altro tutti firmati dalla coppia Lennon/McCartney, caso unico nella discografia dei Beatles). Il disco viene ricordato anche per l'introduzione della Rickenbacker elettrica a dodici corde, e del rivoluzionario stile, contemporaneo a quello dei Byrds di Roger McGuinn. John Lennon con A Hard Day's Night incominciò a comporre una lunga serie di brani a sfondo filosofico-esistenziale-politico-sociale e non a caso i suoi libri, in quel periodo, ottennero premi letterari e riconoscimenti un po' ovunque. Paul McCartney si specializzò sempre di più nella produzione di canzoni melodiche, sentimentali e accattivanti come And I Love Her e Eight Days a Week, mostrando però un'accuratezza tecnica sempre maggiore.

In quella fase creativa del gruppo, una parte di rilievo fu giocata dal loro incontro con le droghe “naturali”. Durante la tournée statunitense di agosto-settembre 1964, nella suite in cui alloggiavano, i Beatles fecero conoscenza con il folk-singer americano Bob Dylan che, vistesi offrire delle pasticche sintetiche – del tipo che essi assumevano come stimolanti durante la gavetta di Amburgo –, propose ai quattro in alternativa «qualcosa di più naturale [...] un po’ di marijuana», con risultati esilaranti per tutti.
Dopo il tour autunnale in terra britannica, attesi spasmodicamente anche in Italia, dal 24 al 28 giugno del 1965 i Beatles effettuarono un mini-tour italiano organizzato dall'impresario Leo Watcher, e in ciascuno dei concerti – uno al pomeriggio e uno alla sera – suonarono per poco più di mezz'ora (preceduti da artisti rock italiani molti dei quali della scuderia Carisch come Angela, Peppino Di Capri, Fausto Leali e i New Dada); nonostante la brevità delle performance dei Beatles, i fan che accorsero ad ascoltarli al Velodromo Vigorelli di Milano, al Palasport di Genova e al Teatro Adriano di Roma ne rimasero entusiasti. In nessuna delle esibizioni si registrò il tutto esaurito e fu quella l'unica volta che suonarono in Italia.

Nel giugno del 1965, nel pieno della loro carriera, venne annunciato che i componenti del complesso sarebbero stati insigniti della onorificenza di Membri dell'Ordine dell'Impero Britannico dalla regina Elisabetta II. La nomina avvenne a seguito di richieste popolari, e fu sostenuta dall'allora Primo Ministro Harold Wilson. La consegna dell'onorificenza avvenne il 26 ottobre 1965 a Buckingham Palace, in un'atmosfera cordiale stando a quanto riferito dagli stessi Beatles. La motivazione ufficiale del riconoscimento evidenziò più che i loro meriti artistici quelli economici; infatti i Beatles avevano fatto da traino alla zoppicante economia inglese che trovò un immediato giovamento dal made in England artistico diffusosi ormai in quasi tutto il pianeta. Conviene rammentare che raramente nel passato la Gran Bretagna aveva esportato cantanti, canzoni e composizioni e ormai veniva considerata una colonia americana per la musica leggera e una colonia italiana per il bel canto. (Anni più tardi, nel 1969, Lennon rinuncerà alle onorificenze restituendo la medaglia alla regina, in un gesto clamoroso con cui intese protestare per il ruolo del Regno Unito nel Biafra e contro l'appoggio agli Stati Uniti in Vietnam e per il fatto che il suo disco Cold Turkey non arrivò in cima alla Hit Parade. Nel 1997, invece, Paul McCartney sarà promosso al grado di Cavaliere dell'Ordine dell'Impero Britannico, il che comporta il diritto al titolo di Sir davanti al nome)
Instancabilmente proseguirono i loro tour dopo la pausa di quattordici giorni dovuta alla registrazione dell'album; nel secondo tour americano le scene di folle deliranti, composte soprattutto da ragazze urlanti, culminarono con lo storico concerto il 15 agosto 1965 allo Shea Stadium di New York, davanti ad un pubblico di 55.000 persone.
Il gruppo effettuò un tour in tardo autunno in giro per l'Inghilterra. A cavallo fra giugno e luglio del 1966, dopo una puntata in Germania i Beatles volarono in Giappone per tre concerti a Tokio, e fecero l'ultima tappa nelle Filippine dove si trovarono invischiati in una situazione difficile con la polizia locale.
Nel loro ultimo tour americano del 1966, subirono contestazioni da parte di alcuni gruppi di fanatici religiosi a causa di un'intervista resa a Maureen Cleave dell'Evening Standard in cui John Lennon dichiarava la presunta maggiore popolarità ed incidenza dei Beatles rispetto a quella di Gesù Cristo. Neppure la benevola e assolutoria nota del Vaticano servì a stemperare l'asprezza del confronto. I giornalisti li assillarono continuamente su questo tema finché Lennon riuscì a chiarire le sue tesi un volta per tutte e a calmare un po' le acque; i quattro musicisti però vissero ugualmente l'ultima fase della tournée con il terrore di essere bersaglio di qualche attentato. Stressati dal clima minaccioso e logorati da anni di sfibranti tournée, i Beatles decisero che la loro ultima esibizione dal vivo sarebbe stata il concerto che tennero al Candlestick Park di San Francisco, il 29 agosto del 1966.

Verso la maturità musicale (1964-1965)

Paul, George e John durante un'esibizione alla TV olandese nel 1964
Il poco tempo lasciato libero dalle tournée che si susseguivano a ritmo battente causò il passo indietro di Beatles for Sale, uscito il 27 novembre 1964. Il titolo sardonico ma emblematico, ideato da John Lennon, rifletteva le stesse impressioni del brano più gettonato che fu Eight Days a Week; la stanchezza aleggiava tra le note dell'album nonostante il più alto numero di cover presenti, ben sei, e per di più prese in prestito da autori della fama di Buddy Holly, Chuck Berry, Little Richard. Per queste ragioni viene considerato l'album meno incisivo del gruppo.
Tale lavoro fu però un passo necessario per consentire il percorso evolutivo musicale esplicato dapprima con Help!, altro album di supporto a un film omonimo. La pellicola risultò essere un successo commerciale e finanziario, ma un fiasco sotto il profilo artistico, evidenziando più che altro il buon talento recitativo di Ringo Starr e un certo disinteresse di John Lennon per le riprese (proprio lui in seguito otterrà premi cinematografici con la pellicola Come vinsi la guerra). Il disco mise in evidenza da una parte la passione di Lennon per Dylan manifestata nella ballata You've Got to Hide Your Love Away e la sua ricerca di testi sempre più elaborati e impegnati, dall'altra la continua ricerca di brani melodici e romantici, condotta da Paul McCartney e culminata nella evergreen Yesterday.
Help! fu pubblicato nell'agosto 1965 e solo quattro mesi più tardi la loro evoluzione li portò al risultato straordinario di Rubber Soul, album raffinato e ricercato in cui compare per la prima volta nella musica leggera occidentale il suono del sitar indiano, e le cui sonorità presero il sopravvento sui temi trattati nei primi anni di carriera, volutamente non impegnati e frivoli, atti a conquistare più pubblico possibile. I Beatles erano adesso pronti anche a mettere pubblicamente su disco le riflessioni sul proprio ruolo e sull'importanza che essi, all'inizio incoscientemente e, man mano, sempre più volontariamente, stavano assumendo nel panorama della musica occidentale e degli usi e dei costumi.

Percepivano di trovarsi al centro del mondo occidentale avendo conquistato, per primi nella storia della musica moderna, fans trans-generazionali (dai teen-ager fino agli adulti e persino agli anziani); seguirono quindi la via della sperimentazione per innumerevoli motivi, cercando anche di stupire, di ammaliare e di guidare con ogni opera e ad ogni atto pubblico i loro fans. Assursero al ruolo di "profeti", più che ascetici, però, "mondani", necessari a una massa in divenire alla ricerca di nuovi punti di riferimento. E cominciò anche l'uso di stupefacenti come l'LSD, che ispirarono direttamente il testo e le suggestioni psichedeliche di molti loro brani.
Rubber Soul venne pubblicato nel dicembre del 1965. L'album è pervaso da un'atmosfera misticheggiante, le musiche appaiono fresche, imprevedibili, trascinanti; Paul McCartney confermò i suoi talenti in Drive My Car orchestrata da un piano straripante e virtuoso, da una chitarra scintillante, e dalle voci allusive e sbeffeggianti, mentre con Michelle cantò un inno all'amore dolciastro e sentimentale meritevole di innumerevoli cover; John Lennon raggiunse picchi di umorismo sardonico memorabili nelle sue indimenticabili ballate: in Norwegian Wood, compose un quadretto di un'avventura extraconiugale tanto grottesca quanto esistenzialista; in Nowhere Man, delineò un ritratto dell'uomo medio contemporaneo proteso verso falsi e inutili traguardi a causa della perdita del senso della vita; in Girl e In My Life la vena ironica si accostò perfettamente a quella nostalgica e a quella romantica.

La vetta artistica (1966-1967)

La maturità artistica del gruppo di Liverpool è da molti critici considerata il biennio 1966-67. Nel 1966 viene pubblicato Revolver, che molti critici musicali ritengono un picco nella creatività dei Beatles. Il nuovo LP iniziò la fase in cui la musica dei Beatles prendeva forma in lunghe e articolate sessioni in studio, con l'assistenza di Geoff Emerick, giovane tecnico assunto in EMI cinque anni prima all'età di 15 anni, piuttosto insofferente alle normative consolidate da anni ad Abbey Road riguardanti le metodologie da usare nella presa del suono. Emerick sfruttò con abilità tutte le risorse fornite dalla primitiva tecnologia dell'epoca, ne introdusse di assai innovative, e così vennero alla luce capolavori sul piano del suono che sarebbe stato impossibile riprodurre in concerti dal vivo. Revolver parlò di amore, di droga, ma anche di tasse con il pezzo di apertura Taxman, critico verso i politici inglesi dell'epoca, composto e cantato da George Harrison. Parlò anche di morte con Tomorrow Never Knows di John Lennon che si era ispirato al Libro tibetano dei morti con la voce immersa tra suoni di nastri riprodotti al contrario, anticipando Sgt. Pepper's; le canzoni di McCartney Eleanor Rigby, For No One, Good Day Sunshine e Here, There and Everywhere avrebbero raggiunto una nitidezza non più eguagliata. I suoni si arricchirono di strumenti indiani e di molte altre innovazioni elaborate in studio in modo artigianale ma dalla grande resa finale.
Cominciarono gli anni delle lunghe sedute di registrazione in studio: non potendo riprodurre dal vivo le complesse sonorità dei brani presenti sui loro dischi a partire da Revolver, ma anche estenuati dalle tournée mondiali con tumultuose esibizioni in cui il suono del gruppo era letteralmente sommerso dalle urla delle fan, preoccupati per le prime minacce piovute dai fanatici religiosi e infine allettati dall'ambizione di entrare nei libri di storia, non solo musicale, i Beatles interruppero l'attività dal vivo e si dedicarono esclusivamente all'attività in studio di registrazione. Fu questa una scelta dolorosa per Brian Epstein che si sentì a quel punto persino inutile e ingombrante, anche se fu proprio lui a spingere i Beatles verso il progetto di un'etichetta indipendente.
Il 1º giugno del 1967 fu pubblicato il disco considerato da molti il più importante della storia del rock: Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, inizialmente pensato come un concept album che avrebbe dovuto rievocare gli anni della loro infanzia e adolescenza a Liverpool. Il titolo nacque su idea di Paul McCartney che voleva creare una nuova identità al gruppo. Tuttavia, esigenze contrattuali imposero che venissero commercializzati come 45 giri i due brani del progetto già registrati: Penny Lane e Strawberry Fields Forever. Veniva così pubblicato un 45 giri dal doppio lato A, cioè con due pezzi di pari livello (cosa questa "inventata" proprio per i Beatles, e avvenuta per la prima volta nel 1965 con Day Tripper/We Can Work It Out). Ciononostante, Sgt. Pepper conservò un'apparente compattezza, dovuta alle innovazioni sonore introdotte e al momento particolarmente ricettivo del pubblico, a dispetto della disomogeneità qualitativa dei brani presenti nel disco. Anni dopo, John Lennon rivendicherà l'individualità dei suoi pezzi (Lucy in the Sky with Diamonds, A Day in the Life i più notevoli) affermando che sarebbero potuti stare in qualunque 33 giri dei Beatles, negando implicitamente che Sgt. Pepper fosse un concept album.

L'uscita del disco provocò uno strappo nel panorama musicale mainstream: tutto, dalla copertina, ai suoni, alla chiusura con la "epica" e "apocalittica" A Day in the Life, era la riproposizione in chiave "moderata" e popolare delle pietre miliari del 1966 americano, ovvero gli album dei Byrds, dei Beach Boys (Pet Sounds) e di Bob Dylan (Blonde on Blonde). Finalmente l'Europa per prima e il grande pubblico internazionale poi, legittimavano testi e suoni che fino ad allora avevano rappresentato la cultura alternativa, il prodotto dell'underground giovanile. Da questo momento la musica pop poteva a ben diritto essere considerata arte. Nella copertina dell'album c'è un messaggio ironico all'indirizzo del loro gruppo rivale, costituito dalla frase "Welcome The Rolling Stones" stampata sulla maglietta di un pupazzo dalle fattezze di una bimba col viso di Shirley Temple. Jimi Hendrix rese onore all'uscita dell'album producendo rapidamente una cover del brano di apertura spesso eseguita durante i suoi concerti.
Il 25 giugno il gruppo registrò dal vivo negli studi EMI la lennoniana All You Need Is Love che assurgerà al ruolo di inno dei figli dei fiori e dei movimenti di protesta sessantottini; lanciata in mondovisione durante la prima trasmissione internazionale televisiva via satellite, rappresentò simbolicamente tutto il movimento artistico musicale britannico e la nascente generazione dell'amore. Famosi ma non infallibili: così i Beatles si scoprirono in quella estate: tra le altre cose, il loro terzo film (destinato alla televisione) Magical Mystery Tour, di cui firmano – e sarà l'unica volta – la regia, si sarebbe rivelato un fiasco.
Tuttavia il progetto musicale alla base del film non è senza interesse. Magical Mystery Tour uscì come EP in Gran Bretagna con le sole sei canzoni del film, mentre in America (e in Italia) fu pubblicato un LP comprendente tutti i singoli del 1967, tra cui Strawberry Fields Forever e Penny Lane, i due grandi esclusi di Sgt. Pepper. Magical Mystery Tour venne concepito come un piccolo Sgt. Pepper, con la roboante canzone iniziale, appunto Magical Mystery Tour, di McCartney, un corpo centrale, e un pezzo finale di John Lennon, I Am the Walrus, dal sapore squisitamente psichedelico; ispirata da un poema di Lewis Carroll, The Walrus and the Carpenter, contenuto in Alice nel Paese delle Meraviglie, è una delle canzoni più notevoli in assoluto di John Lennon (gli Oasis, grandi estimatori dei Beatles, la inserivano spesso tra i brani finali dei loro concerti). Altro brano rilevante era The Fool on the Hill, composto da un lirico Paul McCartney.
Quella stessa estate, il loro scopritore e manager storico Brian Epstein sarebbe stato trovato morto nella sua stanza, per un letale mix di alcool e psicofarmaci. La complessa macchina organizzativa e soprattutto amministrativa del gruppo si trovò così all'improvviso senza una guida.

Primi contrasti (1968)

Il 1968 si aprì con un viaggio in India a Rishikesh, presso il Maharishi Mahesh Yogi, alla scuola di pensiero della "Rigenerazione spirituale" di cui i Beatles erano nel frattempo diventati adepti. Al ritorno dall'India, John e Paul volarono a New York per il lancio della loro società di produzione ribattezzata "Apple" e che aveva per simbolo una mela verde. Con la loro società, essi spiegarono, volevano offrire la possibilità a tutti gli artisti che avevano qualcosa da dire, fossero essi musicisti, scrittori, cineasti, di potersi esprimere senza passare dalla dura gavetta e dalla spasmodica ricerca di qualcuno che gli desse fiducia come era capitato a loro.
Paul disse in una conferenza stampa che l'idea era quella di un "comunismo occidentale". Di fatto, l'attività principale della Apple fu la produzione dei loro dischi, che dal White Album in poi iniziarono ad apparire con l'etichetta della mela verde, intera su un lato del disco e tagliata a metà sull'altro. Si trattò di un'impresa velleitaria che risucchiò molto denaro e dette risultati assai modesti rispetto alle aspettative artistiche, anche se alla fine uscirono per la Apple dischi di autori di talento, come il giovane James Taylor.
Con il contributo anche di molti brani composti durante il loro soggiorno presso l'ashram himalayano del Maharishi, conclusosi con una certa delusione da parte loro, nacque il doppio The Beatles (soprannominato White Album per la copertina completamente bianca), uscito nel novembre del 1968. Nel disco è evidente come il gruppo stesse perdendo la propria coesione, in quanto ogni brano riporta l'identificabile cifra stilistica del suo autore, ma anche in positivo il prepotente emergere come compositore di George Harrison (sua infatti la notevole While My Guitar Gently Weeps, che si segnalò anche per l'inedita presenza alla chitarra solista di Eric Clapton).
Ma il disco, oggi ampiamente rivalutato dalla critica e dai più grandi artisti, non riscosse lo stesso consenso dei precedenti, ed essi stessi si accorsero di non avere tra loro quella sintonia dei primi tempi. Nonostante questo, l'album presenta particolarissimi spunti innovativi psichedelici e di musica ambient-alternativa come Revolution 9 e alcune sonorità di contaminazione jazz, blues e musica etnica. In quel periodo i percorsi della musica cosiddetta "alta" e della musica "bassa", per così dire, si incrociarono e da questi accostamenti nacquero progetti, suite, opere sempre più avveniristici.

Per questi motivi e per rimediare ai sempre più frequenti contrasti interni (dovuti anche alla presenza ingombrante della nuova compagna di Lennon, Yoko Ono), nacque l'idea di "tornare alle origini" con un disco più spontaneo e meno ricercato, registrato in diretta senza le ricercatezze e le elaborazioni in studio dei loro ultimi lavori. Il progetto, dal nome Get Back, prevedeva anche un film sulla sua realizzazione e il ritorno a una performance dal vivo.
Le riprese delle sedute di registrazione furono affidate al regista Michael Lindsay-Hogg. Venne così immortalato un litigio tra Paul e George a proposito del modo in cui il chitarrista "interpretava" la musica di McCartney: un episodio che ben rifletteva le tensioni latenti nel gruppo.
Le riprese, iniziate negli inospitali studi cinematografici di Twickenham a Londra, poi abbandonati per uno studio casalingo alla Apple Records in Savile Row, sarebbero diventate un film uscito con lo stesso titolo dell'album, Let It Be - Un giorno con i Beatles, destinato a restare – e a farli restare – nella storia della musica pop. Dopo molte ipotesi, tra cui quella di tenere un concerto di chiusura su una nave o suonando in un locale "a sorpresa" e all'insaputa del pubblico, il palcoscenico, l'ultimo stage, divenne la terrazza del loro quartier generale londinese, la Apple, al numero 3 di Savile Row dove, il 30 gennaio del 1969, ebbe luogo il loro ultimo concerto dal vivo.
Il pubblico era costituito, oltre che dagli operatori addetti alle riprese cinematografiche del concerto, da una manciata di fortunatissimi curiosi, per lo più impiegati dello stesso stabile, che scalando comignoli e tetti, mai potevano immaginare che sarebbero stati fortunati testimoni di un evento. In strada, per contro, decine e decine di bobbies (poliziotti) faticavano a tenere a bada ancora una volta l'ennesima (e ultima) massa di fans che avevano appreso in qualche modo la notizia della performance. Ma subito dopo l'interesse dei quattro per Get Back calò ed essi si dedicarono a diversi progetti solisti che avevano già pronti nel cassetto.

La fine (1969-1970)

Con la scusa dei ritardi nella confezione dell'album e nella postproduzione della pellicola, Get Back venne più volte rimandato. I problemi erano effettivamente altri: i piccoli rancori personali e i grandi disastri finanziari scaturiti dalla Apple. L'ingresso del manager Allen Klein, destinato a risanare il grave deficit, fu osteggiato dal solo Paul, il quale propose lo studio dell'avvocato Eastman, suo suocero. Su quella disputa, importante ma in altri tempi probabilmente superabile, i quattro ruppero del tutto i rapporti, e poco dopo persero anche il controllo sulla Northern Songs, che controlla tuttora i diritti editoriali di quasi tutto il catalogo dei Beatles.
L'unica che premeva per avere un disco nei negozi entro la fine dell'anno era la EMI, che riuscì a mandare in porto una tregua temporanea: tra luglio e agosto, negli studi di Abbey Road, richiamato George Martin che li aveva abbandonati dopo il White Album perché stanco dei continui litigi, i Beatles scrissero, provarono e registrarono le ultime canzoni della loro storia. Neppure un mese dopo fu pronto Abbey Road, il testamento artistico che conteneva capolavori quali Come Together, Here Comes the Sun, She Came In Through the Bathroom Window e Something. In Abbey Road i Beatles utilizzarono il moog (celebre sintetizzatore di suoni) nella canzone Because. Il disco è l'ultima opera dei Beatles, molto più significativo, compatto, omogeneo dell'ancora inedito Get Back, già pronto ma lontano dal vedere la luce.
Alla fine di quello stesso 1969 il tecnico del suono Glyn Johns ricevette l'incarico di rimettere mano a Get Back, in previsione della pubblicazione del film, programmato per il maggio dell'anno seguente. A quel punto però il gruppo era diviso: da un lato Paul, dall'altro i compagni e soprattutto John e Yoko (sempre più presente in sala di registrazione).

Mentre McCartney stava registrando i brani del suo primo album da solista, Lennon aveva da poco esordito in concerto con il suo nuovo gruppo, la Plastic Ono Band. Il 3 gennaio del 1970, Paul, George e Ringo effettuarono l'ultima seduta a nome Beatles e registrarono una canzone di Harrison, I Me Mine, ultima aggiunta all'album. Poche settimane dopo, Paul comunicò ai compagni l'intenzione di abbandonare il gruppo. Dopo l'uscita di Abbey Road, Harrison e Lennon (all'insaputa di McCartney) chiamarono l'affermato produttore Phil Spector per affidargli i nastri di Get Back: Spector rielaborò radicalmente molte canzoni, e ne uscì un album che, considerato il fatto di essere registrato praticamente alla vecchia maniera, tutto suonato dal vivo pezzo per pezzo, è oggi reputato un eccezionale esempio di coraggio di un gruppo che tornava a mettersi in discussione per l'ennesima volta.
Il prodotto è l'album Let It Be, che sarebbe uscito un mese dopo l'intervista con cui McCartney annunciò l'abbandono del gruppo (dopo aver ascoltato le modifiche apportate da Spector alla sua The Long and Winding Road). Fu l'atto finale. Seguiranno diverse cause legali, ma anche quattro carriere soliste certo non paragonabili tra loro (e difficilmente accostabili a quella del complesso unito), e un'eredità pesantissima. A distanza di più di trent'anni, nel 2003 fu pubblicata la versione originale dell'album senza nessun ritocco e artificio, Let It Be... Naked, disco campione d'incassi ancora una volta, e che consacrò, anche nel nuovo millennio, il gruppo di Liverpool.

martedì 25 ottobre 2011

Accadde oggi. 25 Ottobre 1945. Il Giappone consegna Taiwan alla Cina

L'isola di Taiwan, nota anche come Repubblica di Cina, fu popolata per la prima volta da popolazioni austronesiane. Fu colonizzata dagli Olandesi nel XVII secolo, seguiti da un afflusso di immigranti cinesi di etnia han, compresi Hakka dalle aree del Fujian e del Guangdong della Cina continentale, attraverso lo Stretto di Taiwan. Anche gli Spagnoli costruirono un insediamento nel nord per un breve periodo, ma furono espulsi dagli Olandesi nel 1642.
Nel 1662, Koxinga (Zheng Cheng-gong), un lealista della dinastia Ming, sconfisse gli Olandesi e stabilì una base di operazioni sull'isola. Le forze di Zheng furono in seguito sconfitte dalla dinastia Qing nel 1683. Da allora, parti di Taiwan s'integrarono sempre più nell'Impero Qing prima che esso cedesse l'isola al Giappone nel 1895 in seguito alla Prima guerra sino-giapponese. Taiwan produceva riso e zucchero da esportare in Giappone e funse anche da base per l'espansione coloniale giapponese nel Sud-est asiatico e nel Pacifico durante la Seconda guerra mondiale. A Taiwan fu applicata l'educazione imperiale giapponese e anche molti Taiwanesi combatterono per il Giappone durante la guerra.
In seguito alla Seconda guerra mondiale, la Repubblica di Cina (RDC), sotto il Kuomintang (KMT) divenne l'entità di governo di Taiwan. Nel 1949, dopo aver perso il controllo della Cina continentale in seguito alla Guerra civile cinese, il governo della RDC sotto il KMT si ritirò a Taiwan e Chiang Kai-shek dichiarò la legge marziale. Il Giappone rinunciò formalmente a tutti i diritti territoriali su Taiwan nel 1952 con il Trattato di San Francisco. Il KMT governò Taiwan come uno stato monopartitico per quarant'anni, finché non furono imposte riforme democratiche durante l'ultimo anno di dominio autoritario sotto Chiang Ching-kuo. Le riforme furono promulgate sotto il successore di Chiang, Lee Teng-hui, culminando nel 1996 nella prima elezione presidenziale diretta mai tenuta. Nel 2000, Chen Shui-bian fu eletto presidente, divenendo il primo presidente non del KMT di Taiwan. L'elezione del presidente Ma Ying-jeou nel 2008 segnò il secondo pacifico trasferimento dei poteri, questa volta di nuovo al KMT.

lunedì 24 ottobre 2011

Accadde oggi. 24 Ottobre 1980. Il governo polacco legalizza il sindacato Solidarnosc.

Il Niezależny Samorządny Związek Zawodowy "Solidarność" (Sindacato Autonomo dei Lavoratori "Solidarietà") è un sindacato fondato in Polonia nel settembre 1980 in seguito agli scioperi nei cantieri navali di Danzica e guidato inizialmente da Lech Wałęsa (premio Nobel per la pace nel 1983 e successivamente presidente della repubblica negli anni 1990-1995).
Nel corso degli anni ottanta Solidarność ha agito inizialmente come organizzazione sotterranea, ma presto si è imposta come movimento di massa e luogo fondamentale di incontro delle opposizioni di matrice cattolica e anticomunista al governo centrale. La sua fondazione ha costituito un evento fondamentale nella storia non solo polacca, ma dell'intero blocco comunista.
Più fattori sono alla base del suo successo iniziale: il supporto di un gruppo di intellettuali dissidenti Comitato di Difesa degli Operai (Komitet Obrony Robotników o KOR), ma soprattutto la scelta non-violenta e la capacità di far leva sul genuino e popolare sentimento cattolico del popolo polacco. Nato sulla base di diversi comitati di sciopero, ha nel tempo aggregato molte altre associazioni venendo a costituire una federazione di sindacati.
Alla fine del 1981 contava già nove milioni di iscritti. Attraverso scioperi, contestazioni e altre forme di dissenso politico e sociale, attuate sempre nel rispetto della scelta non-violenta, Solidarność mirava alla destabilizzazione e allo smantellamento del monopolio del partito unico di governo. Nel 1989 il movimento cattolico venne riconosciuto ufficialmente e poté partecipare alle elezioni politiche, riscuotendo una schiacciante vittoria e stimolando la nascita di rivoluzioni pacifiche negli altri paesi del blocco comunista. Alla fine dell'agosto 1989 iniziò a guidare una coalizione di governo e Lech Wałęsa, divenuto capo dello stato l'anno successivo, si dimise dalla guida del movimento.

sabato 22 ottobre 2011

Il disco della settimana: Coldplay - Mylo Xyloto

Parlare di questo album è strano, principalmente per due motivi: il primo è che, sebbene l'abbia già ascoltato diverse volte, non l'ho ancora "assimilato", per cui non ho ancora colto quelle gemme che sanno emergere col tempo (mi viene in mente Strawberry Swing per Viva la Vida o The Hardest Part per X&Y, che ritengo essere le canzoni migliori dei rispettivi album), secondo perchè.. non è ancora uscito!!
La data di pubblicazione è prevista, infatti, per lunedì 24 Ottobre, ma grazie ad alcune fonti, di cui tacerò il nome per ovvie ragioni, posso fare girare il cd nel lettore già da qualche giorno.
Precisiamo: i due singoli mi sono piaciuti simano. Every Teardrop is a Waterfall è sufficientemente malinconica per la mia soddisfazione, mentre Paradise, pur essendo anche più orecchiabile, non mi ha convinto del tutto (mi ricorda molto Viva la Vida con tutti quei coretti..), per cui avevo sensazioni contrastanti per questo album: da un lato ero curioso ed entusiasta per ascoltare finalmente l'ultimo lavoro di una delle mie band preferite, dall'altro il timore di scoprire che la vena artistica dei 4 ragazzi inglesi fosse inevitabilmente in parabola discendente, come avevo avuto sentore durante l'ultimo concerto (Udine, 31 Agosto 2009).
Il risultato? Beh, sicuramente posso dire di non essere deluso, il prodotto complessivo non è da scartare. Certo, non si tratta dell'esordio di una band promettente, ma devo dire che sono soddisfatto. In particolare, trovo che Charlie Brown, Hurts like Heaven e Up in Flames sono decisamente degne di segnalazione; trovo anche fortunata la scelta di inserire 3 brevi pezzi strumentali come Mylo Xyloto, M.M.I.X e A Hopeful Transmission, che fanno sia da introduzione al brano successivo che da stacco rispetto al disco in generale.
Siamo decisamente in camera di consiglio per Us Against the World, Major Minus, U.F.O., Don't let it break your heart e Up with the Birds. Da evitare, anzi da deprecare, il prossimo singolo che uscirà non so quando e neanche mi interessa: Princess of China, che veda la prestigiosa partecipazione di Rihanna. Se ne fosse stata a casa, lei e tutte le dichiarazioni più o meno di facciata che ci sono state, sarebbe stato meglio.
In generale, mi sembra che Mylo Xyloto sia un parente di Viva la vida, ma non ho ancora capito se si tratta di un fratello sfigato o del cugino che ha fatto carriera.. Da ascoltare, da tenere in audioteca, ma....

venerdì 21 ottobre 2011

Accadde oggi. 21 Ottobre 2001. Apple lancia il primo IPod


L'iPod è un lettore di musica digitale basato su hard disk e memoria flash presentato per la prima volta da Apple il 21 ottobre 2001.
L'iPod nelle sue prime versioni aveva un involucro di policarbonato bianco, nel corso degli anni e dei vari modelli si sono aggiunti diversi colori e per materiale dell'involucro si è utilizzato l'alluminio. Nella sua faccia anteriore il lettore è contraddistinto dalla presenza di un dispositivo che funziona come una ghiera girevole, pur non avendo nessun meccanismo in movimento. Questa funziona come dispositivo di input per comandare l'apparecchio e per navigare tra i contenuti e la si utilizza usando un solo dito.
Negli anni, Apple ha provveduto a modificare l'iPod e ad aggiornarlo, arrivando il 6 gennaio 2004 alla terza edizione. Nella medesima data ha provveduto a lanciare l'iPod mini, un dispositivo simile all'iPod ma di dimensioni ancora più ridotte, con chassis in alluminio e prodotto prima in cinque colori, poi ridotti a quattro.
L'iPod, contrariamente ad altri lettori MP3, non permette di operare direttamente sui file al suo interno; si può sincronizzare con il computer attraverso il software iTunes, sviluppato dalla stessa Apple, tramite il quale si possono effettuare acquisti nel negozio di musica digitale online di Apple, iTunes Store. Esistono tuttavia vari software gratuiti di terze parti, alternativi ad iTunes (spesso criticato dagli utenti come eccessivamente invasivo), che permettono all'iPod di interfacciarsi con il computer. iPod supporta le canzoni codificate nei formati MP3, WAV, AAC, AIFF, Apple Lossless e il formato di audio libri Audible.
La qualità della riproduzione audio è elevata: il segnale in uscita può essere inviato ad un sistema di amplificazione Hi-Fi, con una resa sonora abbastanza buona per un riproduttore di files musicali "compressi". Gli auricolari standard Apple consentono invece la fruizione della musica praticamente ovunque, con un accettabile grado di isolamento acustico rispetto all'ambiente. Recentemente Apple ha lanciato una nuova linea di auricolari canalari ("In-ear headphones") di alta fascia di prezzo che, infilati a fondo nel canale uditivo, aumentano l'isolamento rispetto ai rumori ambientali ed enfatizzano la risposta sonora alle basse frequenze. L'uso di questi auricolari in-ear è però tendenzialmente limitato a generi musicali ad alto rapporto segnale-rumore (es. musica da discoteca) a causa della modesta qualità audio, della distorsione e dell'elevato rumore di fondo esibiti da questa nuova tecnologia, inadatta per esempio per la musica classica o il jazz.

Da allora si sono susseguite 9 generazioni di iPod, l'ultima è di Settembre 2008, 4 di iPod Shuffle, 2 di iPod mini, 6 di iPod nano e 4 di iPod touch.

Fin dal suo debutto l'iPod ha dimostrato subito di essere molto ben voluto dal pubblico, nel corso degli anni il suo successo è cresciuto fino a esplodere letteralmente nel 2004 con la presentazione dell'iPod mini e dell'iPod di quarta generazione. Una ricerca svolta NPD group afferma che l'iPod ha raggiunto il 92% della quota di mercato dei lettori musicali basati su hard disk< (negli Stati Uniti nel settembre 2004) e rappresenta il 65% di tutti i lettori di musica digitale.
Il 16 dicembre è stata data la notizia della vendita di 10 milioni di iPod. Nel solo 2004 Apple ha dichiarato 8,2 milioni di iPod venduti e di questi 4,5 nell'ultimo quadrimestre dell'Anno (periodo settembre-dicembre). Apple afferma di detenere il 65% degli incassi derivati da lettori MP3 in America nel 2004. Il rimanente è diviso tra 29% legato a lettori su memorie flash e il 6% ottenuto da altri tipi di lettori. Nel 2005 con l'iPod shuffle Apple ha acquisito importanti fette di mercato raggiungendo il 50% del mercato di lettori digitali basati su memorie flash degli Stati Uniti d'America. Le case automobilistiche tedesche BMW e Audi, per prime hanno dotato di serie su una linea di modelli, un connettore integrato nell'impianto audio, atto a ricevere come Plug-in l'iPod, e per la prima volta anche una piccola vettura di grande serie, la Toyota Yaris nella versione Navi (presentata al salone di Francoforte), può disporre come optional, insieme al navigatore satellitare, la presa USB e il connettore iPod per l'ascolto di file musicali MP3, mentre la Smart Fortwo offre di serie, su alcuni modelli, l'impianto audio con iPod incluso invece di un normale riproduttore stereo.
L'iPod detiene il primato nel settore dei lettori di musica digitale, rappresentando ben il 75% del mercato nel 2006. È il lettore MP3 più venduto e famoso al mondo e il 9 marzo 2007 Apple ha annunciato di aver venduto più di 100 milioni di unità iPod.
Il 9 settembre 2008 durante la presentazione di un aggiornamento dei prodotti Steve Jobs ha reso noto che il lettore aveva venduto più di 160 milioni di pezzi, con una percentuale di mercato negli Stati Uniti d'America superiore al 73%.
Dall'uscita dell'iPhone (29 giugno 2007) la produzione di iPod è andata via via scemando. L'azienda di Cupertino, infatti, si è concentrata sullo sviluppo di un prodotto innovativo, che coniugasse il lettore musicale al telefono.

giovedì 20 ottobre 2011

Accadde oggi. 20 Ottobre 1977. Incidente aereo in cui muore Ronnie Van Zant - Lynyrd Skynyrd

Il 20 Ottobre del 1977 un aereo su cui volano i Lynyrd Skynyrd si schianta nel Mississippi, uccidendo diversi membri della band, tra cui il cantante Ronnie Van Zant, Il Roadie Dean Kilpatrick, il chitarrista Steve Gaines e sua sorella Cassie corista nella band.

I Lynyrd Skynyrd sono una nota band rock americana formatasi a Jacksonville, in Florida nel 1964 , esponente del Southern rock. La band acquistò importanza durante gli anni settanta, capeggiata dal cantante e principale autore dei testi Ronnie Van Zant, fino, appunto, alla sua morte. La band si riformò nel 1987 per un tour con il cantante Johnny Van Zant, frontman come il fratello. La band ha continuato a fare tour e registrare ma dal 2010 tra i suoi membri originali è rimasto solo Gary Rossington.

Nell'estate del 1964, gli amici adolescenti Ronnie Van Zant, Allen Collins e Gary Rossington, formarono il gruppo "The Noble Five", che poi cambiò nome nel 1965 in "My Backyard", quando Larry Junstrom e Bob Burns si trasferirono a Jacksonville, Florida . Le loro prime influenze appartenevano alla British Invasion come Free, The Yardbirds, The Rolling Stones e Beatles, così come al blues del sud e al country & western music degli Allman Brothers. Nel 1968, il gruppo vinse un concorso tra band locali e con il premio in denaro registrarono le canzoni Need All My Friends e Michelle, singolo di debutto uscito con l'etichetta locale Shade Tree Records. Si guadagnarono inoltre la possibilità di aprire molti concerti per la band californiana di Rock psichedelico Strawberry Alarm Clock.

Nel 1970 Van Zant volle scegliere un nuovo nome per il gruppo. Furono presi in considerazione "One Percent" e "The Noble Five" prima che il gruppo optasse per "Leonard Skinnerd", un omaggio ironico a Leonard Skinner, un insegnante di educazione fisica alla Robert E. Lee High School noto per essere un attivo sostenitore dalla politica repressiva contro la moda maschile dei capelli lunghi. Il gruppo addottò la forma ortografica più nota poco prima della pubblicazione del primo album, intitolato appunto Pronounced Leh-Nerd Skin-Nerd. Album prodotto dal musicista Al Kooper, come i due successivi. Nonostante la conflittualità dei loro rapporti al liceo, i membri della band svilupparono negli anni successivi un rapporto amichevole con Skinner e lo invitarono ad introdurli in un concerto al Memorial Coliseum di Jacksonville.
Nel 1970, la band iniziò un periodo di prove continue presso la "Hell House", una fattoria isolata a Green Cove Springs (Florida), cittadina nei dintorni di Jacksonville per Alan Walden, che in seguito sarebbe diventato il loro manager per la neonata Hustler's Inc fino al 1974, quando la gestione passò a Pete Rudge. In questo periodo il roadie Billy Powell si unì al gruppo come tastierista.

I Lynyrd Skynyrd continuarono a suonare in giro per il sud degli States nei primi anni settanta, costruendo il proprio rock blues duro e potente come la propria immagine. Nel 1972, Leon Wilkeson rimpiazzò Larry Junstrom al basso. Wilkeson se ne andò appena prima dell'inizio delle registrazioni del primo album. Il chitarrista degli Strawberry Alarm Clock, Ed King, fu chiamato a rimpiazzarlo. Quando l'album fu completato, Van Zant informò King che lo considerava il peggior bassista che egli avesse mai sentito. Per questo suggerì lo spostamento di King alla chitarra, così da poter riprodurre dal vivo il suono a tre chitarre adottato in studio. Cosa che divenne ben presto la caratteristica distintiva del gruppo.

Il produttore Al Kooper rimase impressionato dalla band, che già allora si chiamava Lynyrd Skynyrd, durante una performance nel 1972 in un club di Atlanta chiamato "Funocchio's" e li mise sotto contratto per la MCA Records. Egli produsse il primo album del 1973 Pronounced Leh-Nerd Skin-Nerd che conteneva Free Bird, un tributo a Duane Allman degli The Allman Brothers Band da poco deceduto. Il disco fu pubblicato il 13 agosto 1973 senza però la partecipazione completa di Leon Wilkeson (egli infatti aveva lasciato la band poco prima della registrazione dell'album, ma tornò poco dopo su invito di Van Zant, ed è infatti raffigurato sulla copertina del disco) sostituito momentaneamente dal chitarrista dei Strawberry Alarm Clock, Ed King che suonò le partiture di basso e chitarra in alcune canzoni. Free Bird fu trasmesso dalle radio nazionali arrivando fino alla posizione 19 della classifica Billboard Hot 100 diventando un'icona Rock. Curiosità vuole che la canzone sia diventata causa ed oggetto di un tipico cliché del Rock and Roll, cioè urlare il nome della canzone che si vuole sentire.

Lo zoccolo duro dei fan continuò a crescere rapidamente durante il 1973, anche grazie al fatto di avere fatto da apertura agli Who durante il tour americano di Quadrophenia. Durante uno di questi show, al Cow Palace in California, gli Who si rifiutarono di salire sul palco dopo i Lynyrd Skynyrd perché la folla continuava a chiamarli a gran voce. Il secondo album del 1974 Second Helping, coincise con l'esplosione della band. Il singolo Sweet Home Alabama (numero 8 in classifica nell'agosto 1974) nacque come risposta ad Alabama e Southern Man di Neil Young. In risposta alla risposta, Warren Zevon registrò il pezzo Play It All Night Long. Tuttavia la convinzione che Van Zant e Young fossero reciprocamente ostili, per quanto diffusa, era falsa; entrambi apprezzavano la musica dell'altro e parlarono spesso di collaborare insieme. Young eseguì canzoni dei Lynyrd Skynyrd nei propri concerti e durante il concerto tributo a Van Zant. Second Helping arrivò al numero 12 delle classifiche e fu più volte disco di platino. Il gruppo andò in tour nel Regno Unito nel 1975 (insieme ai Golden Earring) e nel 1976 (con i Rolling Stones).

Nel 1975, King e Burns lasciano la band, e Burns viene rimpiazzato da Artimus Pyle. Il primo album della nuova formazione Nuthin' Fancy diventa il loro primo disco ad entrare nei Top Ten. Forte di un successo come Saturday Night Special (n. 27 della classifica di Billboard). Gimme Back My Bullets seguì nel 1976 senza però ottenere lo stesso successo dei due precedenti dischi, conseguenza del quale fu il licenziamento di Kooper. Nel dicembre del 1975 Leslie Hawkins, Cassie Gaines e JoJo Billingsley si unirono al gruppo. Il chitarrista Steve Gaines, fratello della corista Cassie Gaines, rimpiazza King nel 1976, proprio in tempo per registrare il doppio dal vivo One More From The Road, secondo lavoro ad entrare nei primi dieci in classifica.

Il sesto album degli Skynyrd, Street Survivors, fu pubblicato il 17 ottobre del 1977. Sarà l'ultimo lavoro della formazione originale.

La leggenda dei Lynyrd Skynyrd subisce un durissimo colpo a causa di un incidente aereo giovedì 20 ottobre 1977, tre giorni dopo l'uscita di Street Survivors. Un volo charter che stava portando la band a Baton Rouge (Louisiana) per una data del tour, a causa di problemi di carburante, si schiantò in una palude a Gillsburg (Mississippi). L'impatto uccise sul colpo il cantante Ronnie Van Zant, il chitarrista e cantante Steve Gaines, la corista Cassie Gaines, l'assistente all'organizzazione del tour Dean Kilpatrick, il pilota Walter McCreary e il co-pilota William Gray. Gli altri membri della band restarono feriti, anche in modo molto serio. Allen Collins subì la rottura di una vertebra cervicale, sia Collins che Leon Wilkeson rischiarono l'amputazione di un arto, Leon ebbe numerose lesioni interne ed un polmone perforato. Gary Rossington si ruppe un braccio e un piede. Leslie Hawkins si ruppe il collo in tre punti ed ebbe il viso sfigurato da gravi lacerazioni. Sulla copertina di Street Survivors le fiamme che in origine si trovavano sotto la foto del gruppo, vennero sostituite dalla MCA Records con uno sfondo nero.

Street Survivors fu il secondo album della band ad arrivare al disco di platino, arrivando al numero 5 della classifica americana. Il singolo What's Your Name raggiunse il numero 13 della classifica nel gennaio 1978. La copertina originale era caratterizzata da una fotografia della band, in particolare Steve Gaines, avvolto dalle fiamme. In segno di rispetto per i defunti (e su richiesta di Teresa Gaines, la vedova di Steve), la MCA Records ritirò la copertina originale e lo sostituì con un'immagine simile della band davanti a un semplice sfondo nero. Trent'anni più tardi, per la versione deluxe di Street Survivors, la versione originale della copertina fu restaurata e distribuita nuovamente. I Lynyrd Skynyrd si sciolsero dopo la tragedia aerea, riunendosi una sola volta per eseguire una versione strumentale di "Free Bird" nel gennaio 1979. Collins, Rossington, Powell e Pyle eseguirono la canzone con Charlie Daniels e membri della band di Charlie Daniels. Leon Wilkeson, che era ancora in fase di fisioterapia per il braccio sinistro malamente rotto, era presente, insieme a Judy Van Zant, Teresa Gaines, JoJo Billingsley e Leslie Hawkins.

Fin dalla sepoltura del cantante nel 1977, sono sempre circolate voci secondo le quali Ronnie Van Zant fu tumulato con una T-shirt di Neil Young addosso, quale segno di maledizione nei suoi confronti; in realtà, come già detto, non è vero che ci fosse ostilità tra i due. Qualche fan sostiene che questo sia il motivo per cui le lapidi di Ronnie Van Zant e Steve Gaines furono profanate il 29 giugno 2000 a Orange Park (Florida). Altri credono che il motivo dell'atto sacrilego sia la canzone A Commercial del 1986 dei Dead Kennedys, che faceva riferimento in modo scherzoso all'esumazione dei corpi dei Lynyrd Skynyrd. La bara di Van Zant fu disseppellita, ma non aperta. I resti cremati di Gaines, contenuti in una busta di plastica dentro a un'urna, furono sparsi sul terreno circostante. La gran parte delle ceneri fu recuperata. Le famiglie decisero di spostare i resti dei due musicisti altrove, lasciando il mausoleo come luogo di commemorazione per le visite dei fan.

mercoledì 19 ottobre 2011

Accadde oggi. 19 Ottobre 1973. Il presidente Nixon rifiuta di consegnare i nastri del Watergate

Il Presidente statunitense Richard Nixon rifiuta la richiesta della Corte d'Appello di consegnare i nastri del Watergate.
Lo scandalo Watergate, o semplicemente il Watergate, fu uno scandalo politico che portò alla richiesta di impeachment (istituto giuridico col quale si prevede il rinvio a giudizio di titolari di cariche pubbliche) e alle dimissioni del trentasettesimo Presidente degli Stati Uniti d'America, il repubblicano Richard Milhous Nixon;  fu causato da alcune intercettazioni abusive effettuate nel quartier generale del Comitato Nazionale Democratico.
Lo scandalo prese il nome dal Watergate Complex, il complesso edilizio di Washington (che vedete nella foto) che ospita il Watergate Hotel, l'albergo in cui furono effettuate le intercettazioni che diedero il via allo scandalo.
Lo scandalo si sviluppò nel contesto politico del proseguimento della guerra del Vietnam, che sin dalla presidenza di Lyndon Johnson era sempre più impopolare fra il pubblico americano e le élites economiche. Il "Watergate" fu una serie di eventi che durò circa due anni (1972-1974) e che era iniziato con l'abuso di potere da parte dell'amministrazione Nixon allo scopo di indebolire l'opposizione politica dei movimenti pacifisti e del Partito democratico.
Importanti atti d'accusa furono le "carte del Pentagono" (Pentagon papers), uno studio top-secret del Dipartimento della Difesa sul coinvolgimento degli Stati Uniti nella guerra del Vietnam e su precedenti conflitti politici o militari nel Sud-Est asiatico, alla vigilia della fine dell'occupazione coloniale francese in Indocina.
Nixon resse a due anni di montanti difficoltà politiche, ma la pubblicazione del nastro noto come "la pistola fumante" (smoking gun) nell'agosto 1974 portò con sé la prospettiva di un sicuro impeachment per il presidente, che diede le dimissioni quattro giorni dopo, l' 8 agosto.
Il 17 giugno 1972 Frank Wills, una guardia di sicurezza che lavorava nel complesso di uffici del Watergate Hotel a Washington, notò un pezzo di nastro adesivo sulla porta fra il pozzo delle scale e il parcheggio sotterraneo. Stava mantenendo la porta socchiusa, così Wills lo rimosse, presumendo che l'avesse messo lì l'impresa di pulizia. Più tardi ritornò e scoprì che il nastro era di nuovo al suo posto. Così Wills contattò la polizia di Washington.
Dopo che la polizia arrivò, cinque uomini - Bernard Barker, Virgilio González, Eugenio Martínez, James W. McCord Jr. e Frank Sturgis - furono scoperti ed arrestati per essere entrati nel quartier generale del Comitato nazionale democratico, la principale organizzazione per la campagna e la raccolta fondi del Partito democratico. Gli uomini erano entrati nello stesso ufficio anche tre settimane prima, ed erano tornati per riparare alcune microspie telefoniche che non funzionavano e, secondo alcuni, per fare delle fotografie.
Il bisogno di tornare nell'ufficio fu solo il più evidente di una serie di errori commessi dagli scassinatori. Un altro, il numero telefonico di E. Howard Hunt sul blocco note di McCord, si rivelò costoso per loro - e per la Casa Bianca - quando la polizia lo trovò. Hunt aveva precedentemente lavorato per la Casa Bianca, e McCord era ufficialmente impiegato come capo della sicurezza al Comitato per rieleggere il presidente (CRP), al quale ci si riferirà comunemente come CREEP (avanzare strisciando). Questo suggerì che ci fosse una connessione fra gli scassinatori e qualcuno vicino al presidente.
Ad ogni modo, l'addetto stampa di Nixon - Ron Ziegler - rigettò l'affare come un "furto di terz'ordine". Sebbene lo scasso fosse avvenuto in un momento sensibile, con la campagna elettorale che appariva all'orizzonte, molti americani inizialmente credettero che nessun presidente col vantaggio che Nixon aveva nei sondaggi sarebbe stato così sconsiderato e privo di etica da rischiare la sua associazione in un affare del genere. Una volta accusato, lo scassinatore McCord si identificò come un agente della CIA in pensione. L'ufficio del procuratore distrettuale di Washington iniziò un'indagine sui rapporti fra McCord e la CIA e finì per dimostrare che McCord aveva ricevuto pagamenti dal CRP.
I reporter del Washington Post, Bob Woodward e Carl Bernstein, iniziarono un'investigazione sullo scasso. Molto di quello che pubblicavano era noto al Federal Bureau of Investigation e ad altri investigatori governativi - questi erano spesso le fonti di Woodward e Bernstein - ma in tal modo il Watergate si mantenne sotto la luce dei riflettori. Il rapporto di Woodward con una fonte segreta di altissimo livello aggiungeva un livello di mistero in più alla questione. Il nome in codice di questa fonte era "Gola profonda" e la sua identità fu tenuta nascosta al pubblico.
Il 23 giugno fu registrata una conversazione (pratica standard, ma segreta all'epoca di Nixon) tra il presidente Nixon e il Capo di Staff della Casa Bianca, H. R. Haldeman, mentre discutevano un piano per ostacolare le indagini, facendo in modo che la CIA facesse credere all'FBI che si trattasse di una questione di sicurezza nazionale. Infatti il crimine e numerosi altri "giochetti sporchi" erano stati intrapresi a vantaggio del CRP, soprattutto sotto la direzione di Hunt e George Gordon Liddy. La coppia aveva anche lavorato alla Casa Bianca nell'unità speciale di investigazione soprannominata "gli idraulici" (plumbers). Questo gruppo investigava sulle fughe di notizie che l'amministrazione non voleva fossero conosciute pubblicamente e portò avanti varie operazioni contro i Democratici e gli oppositori alla guerra in Vietnam. La più famosa delle loro operazioni fu l'irruzione nell'ufficio di Lewis Fielding, lo psichiatra di Daniel Ellsberg. Questi, un ex impiegato del Pentagono e del Dipartimento di stato, aveva fatto trapelare le "carte del Pentagono" al New York Times e come risultato fu perseguito per spionaggio, furto e cospirazione. Hunt e Liddy non trovarono niente di utile comunque, e devastarono l'ufficio per coprire le proprie tracce. L'irruzione fu collegata con la Casa Bianca solo molto dopo, ma al momento causò il collasso del processo di Ellsberg per evidente cattiva amministrazione del governo.
L'8 gennaio 1973 gli scassinatori originali, insieme a Liddy e Hunt, subirono il processo. Tutti eccetto McCord e Liddy si dichiararono colpevoli, e tutti furono condannati per cospirazione, furto con scasso e intercettazioni telefoniche.

Cinematograficamente rilevanti, sullo scandalo Watergate, sono: Tutti gli uomini del presidente, di Alan J.Pakula, con Robert Redford e Dustin Hoffman (1976) e Frost/Nixon, di Ron Howard, con Frank Langella e Michael Sheen (2008)


martedì 18 ottobre 2011

Accadde oggi. 18 Ottobre 1968. Olimpiadi di Città del Messico, il salto di Bob Beamon

Bob Beamon, con 8.90m, stabilisce il record del mondo di salto in lungo all'Olimpiade di Città del Messico. Diventerà il più duraturo record nella storia dell'atletica leggera, resistendo per ben 23 anni.


Da bambino Bob vide la madre morire di tubercolosi e, come molti ragazzi infelici, fu indisciplinato a scuola.
Da adolescente faceva a coltellate per la strada, di notte; di giorno, però, gli accadeva di prendere la strada dello stadio per correre, saltare o giocare a pallacanestro. In quel luogo, il suo talento naturale non avrebbe tardato a manifestarsi, aprendogli presto, per mezzo di una borsa di studio, le porte dell'università di El Paso nel Texas, dove divenne presto un atleta di primo piano.
Per avere boicottato una riunione di atletica cui partecipavano dei mormoni, il cui comportamento razzista era notorio, Beamon perse la borsa di studio corrispostagli dall'università, poco prima della sua partenza per Città del Messico. La giovane moglie lo aveva abbandonato ed era oberato di debiti. Sofferente d'insonnia, a causa dei suoi guai, alla vigilia della finale olimpica si recò in città per bere qualche bicchiere di tequila.
Fu dunque un atleta in affanno, con la testa annebbiata ed alquanto insonnolito, quello che si presentò nello stadio il 18 ottobre 1968. Mentre si avvicinava un temporale, le prove ebbero inizio su una pedana frustata dai colpi di vento. Unitamente ai disturbi provocati dall'altitudine, il vento fece fallire il primo salto del giapponese Yamada, del giamaicano Brooks e del tedesco occidentale Baschert. Beamon era il quarto della lista di partenza. Una rincorsa veloce ed accelerata, uno stacco al millimetro, un'ascensione ed un lungo volo, un prodigioso colpo di reni e due piccoli salti da canguro all'atterraggio: si vide immediatamente che l'americano aveva compiuto una grande impresa (erano le ore 15,45 di venerdì). Il giudice incaricato delle misurazioni fece scivolare l'apparecchio ottico sulla barra di scorrimento. Incredulo, cercò di spingere: troppo corta! Gli incaricati dovettero quindi cercare un decametro a nastro, cosa che richiese interminabili secondi. Finalmente, sul tabellone luminoso si accesero questi numeri incredibili: 8,90 m. Un lungo grido si alzò dalle tribune. Beamon, da parte sua, non aveva ancora capito. Fu necessario che Ralph Boston gli spiegasse che aveva superato qualcosa come 29 piedi americani (29 piedi e 2 pollici) perché se ne rendesse conto. Cominciò allora a ballare come un invasato, cadde nelle braccia del suo vecchio amico e poi sì inginocchiò e baciò il terreno. Immediatamente cominciò a piovere a dirotto ed a far freddo.
Il suo record del mondo resistette per quasi ventitré anni e venne nominato dalla rivista Sports Illustrated come uno dei cinque più grandi momenti sportivi del XX secolo. Prima del salto di Beamon, il record del mondo era stato migliorato 13 volte dal 1901, con un incremento medio di 6 cm e con il maggior incremento di 15 cm. Il salto con cui Beamon ottenne la medaglia d'oro migliorò il record esistente di 55 cm. Il campione olimpico uscente, il britannico Lynn Davies, disse a Beamon "Tu hai distrutto questa specialità", e, nel gergo dell'atletica leggera, un nuovo aggettivo, "Beamonesco", entrò in uso per indicare un'impresa spettacolare.
Rientrato dal Messico ritornò all'università e riprese a giocare a basket. Pensò persino di passare al professionismo in quanto aveva effettive qualità per questo sport, ma per ragioni fisiche dovute all'altezza ed al peso non interessò a nessuno.
Si rese allora conto che saltando 8,90 m nel salto in lungo, aveva raggiunto una specie di Everest e fu preso dall'angoscia al pensiero del vuoto che lo circondava. Per superarla, si comprò sette televisori, trentadue paia di scarpe, un armadio per abiti, ed una Cadillac rosa, spendendo il denaro che aveva incominciato a piovergli addosso. Rimasto al verde, cominciò ad allenarsi seriamente in previsione dei Giochi olimpici del 1972. Ma qualcosa non funzionava più nei suoi salti: incapace di usare il suo piede destro, quello che gli aveva permesso di prendere il volo nel 1968, riusciva a battere solo con il piede sinistro. Avendo mancato la qualificazione olimpica ai trials, la squadra americana partì per Monaco senza di lui. Per alcuni anni continuò a gareggiare ma non riuscì più nemmeno a fare 8 metri (il suo miglior salto fu di 7,90).
Molto tempo dopo, fu rintracciato a New York dove si occupava di ragazzi disadattati. Nel 1979 fu rivisto a Città del Messico in occasione dei Giochi Universitari Mondiali mentre cercava di raggranellare un po' di denaro sui luoghi del suo favoloso trionfo, raccontandone i particolari alla stampa.
Il record di Beamon venne infranto il 30 agosto 1991, quando prima Carl Lewis e poi Mike Powell saltarono rispettivamente 8,91 m (ma con vento superiore ai 2 m/s) ed 8,95 ai Campionati del mondo di atletica leggera di Tokyo. Quarantatré anni dopo quell'impresa, il salto di Beamon è ancora record olimpico in carica e seconda miglior prestazione mondiale di ogni tempo.

venerdì 14 ottobre 2011

Accadde oggi. 14 Ottobre 1962. Scoppia la crisi missilistica a Cuba

Il 14 Ottobre del 1962 un volo di un U-2 sui cieli caraibici fa scoprire agli americani la costruzione (gestita dall'Unione Sovietica) di una postazione per degli SS-4 vicino a San Cristobal, nella provincia di Pinar del Rio, a Cuba.
E' l'inizio della crisi missilistica fra Cuba e gli Stati Uniti, il punto più critico della cosidetta guerra fredda.
Inizialmente, il governo statunitense tenne l'informazione segreta, rivelandola solo ai quattordici ufficiali chiave del comitato esecutivo. Il Regno Unito non venne informato fino alla sera del 21 Ottobre. Il Presidente Kennedy, in un appello televisivo del 22 Ottobre, annunciò la scoperta delle installazioni e proclamò che ogni attacco di missili nucleari proveniente da Cuba sarebbe stato considerato come un attacco portato dall'Unione Sovietica e avrebbe ricevuto una risposta conseguente. Kennedy ordinò anche una quarantena navale su Cuba, per prevenire ulteriori consegne sovietiche di materiale militare.
Questa soluzione fu scelta, anche se ci fu un numero di falchi che continuarono a spingere per un'azione più dura. L'invasione venne pianificata, e le truppe vennero radunate in Florida (anche se con 40.000 soldati sovietici a Cuba, completi di armi nucleari tattiche, la forza di invasione si sarebbe trovata nei guai). Ci furono diverse questioni legate al blocco navale. C'era il problema della legalità - come fece notare Fidel Castro, non c'era niente di illegale circa le installazioni dei missili; erano sicuramente una minaccia agli USA, ma missili simili, puntati verso l'URSS, erano posizionati in Regno Unito, Italia e Turchia. Quindi c'era la reazione sovietica al blocco - avrebbe potuto far esplodere il conflitto a seguito di una escalation delle rappresaglie.
Quando Kennedy pubblicizzò apertamente la crisi, il mondo intero entrò in uno stato di terrore. La gente iniziò a parlare e preoccuparsi apertamente di un'apocalisse nucleare, ed esercitazioni per una tale emergenza si tennero quasi quotidianamente in molte città.
La crisi raggiunse l'apice il 27 Ottobre, quando un Lockheed U-2 statunitense - per iniziativa di un ufficiale locale - venne abbattuto su Cuba e un altro che volava sulla Russia venne quasi intercettato. Il generale Thomas S. Power, a capo del Comando Aereo Strategico USA, mise le sue unità in stato di allerta DEFCON 2 preparandole per un'immediata azione senza consultare la Casa Bianca. Allo stesso tempo, i mercantili sovietici si stavano avvicinando alla zona di quarantena; in un caso, si apprese quarant'anni dopo, su un sottomarino sovietico della loro scorta militare si valutò la possibilità di lanciare un missile con testata nucleare. Kennedy rispose accettando pubblicamente la prima delle offerte sovietiche e inviando il fratello Robert all'ambasciata sovietica, per accettare la seconda in privato: il piccolo numero di missili Jupiter in Turchia sarebbe stato rimosso. Le navi sovietiche tornarono indietro e il 28 Ottobre Chruščëv annunciò di aver ordinato la rimozione dei missili sovietici da Cuba. Soddisfatto dalla rimozione dei missili sovietici, il Presidente Kennedy ordinò la fine della quarantena su Cuba il 20 Novembre.

giovedì 13 ottobre 2011

Accadde oggi. 13 Ottobre 1894. Viene arrestato Alfred Dreyfus

Il 13 Ottobre 1894 venne arrestato Alfred Dreyfus, ufficiale di artiglieria, capitano dello stato maggiore, condannato il 22 dicembre dello stesso con l'accusa, poi rivelatasi falsa, di alto tradimento.
L'"affare Dreyfus" fece scalpore in Francia, tanto che, durante la prigionia di Dreyfus nella Guiana Francese (sull'Isola del Diavolo), l'opinione pubblica si spaccò fra dreyfusiani, intellettuali, politici e tutti coloro che consideravano l'affare un eclatante caso di antisemitismo, razzismo e nazionalismo cieco e gli antidreyfusiani, nazionalisti, antisemiti e militari.
Da questo fatto nacque il poi famoso articolo di Emile Zola pubblicato sul giornale L'Aurore, intitolato "J'Accuse", una denuncia dell'arbitrio giudiziario e della manipolazione dell'informazione.
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