"Il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un'artista" cantava scimmiottando un luogo comune quella gran testa pensante di CapaRezza. Se ci fate caso, però, questa baggianata non è neanche troppo tale: più che altro, sono tantissimi gli artisti che dopo un solo album l'hanno data su, non riuscendo a produrre un secondo lavoro all'altezza (meglio conosciuti come on-hit wonder o, in Italia, meteore) e, magari anche rinunciando ad introiti certi, preferiscono ritirarsi. Il primo, anzi i primi, a venirmi in mente sono i New Radicals, che dopo l'incredibile successo di "Maybe you've been brainwashed too" del 1998, non sono stati in grado di creare alcunchè. Poi scopro che il canale tedesco VH1 ha addirittura stilato una classifica delle più grandi "meteore", fra le quali segnalerei la presenza di Nena (99 luftballons) e, ovviamente in testa, i Los del Rio con la Macarena, mentre non capisco la presenza degli A-HA e soprattutto di Vanilla Ice, per motivi diversi.. comunque la trovate qua: http://it.wikipedia.org/wiki/One-hit_wonder.
Poi mi viene in mente l'ultimo libro di Nick Hornby (dai..), "Juliet, naked" (preferisco utilizzare il titolo originale perchè la traduzione in italiano è semplicemente aberrante) in cui si parla di un musicista (Tucker Crowe) che, dopo il successo ottenuto con l'album "Juliet" scompare dalle scene per oltre 20 anni per motivi misteriosi.
Ma questa è un'altra storia..
I Cherry Ghost sono una band inglese (di Bolton, per l'esattezza) che, dopo un iniziale periodo di difficoltà, ha trovato il successo e la fama grazie all'album "Thirst for Romance," (di cui leggete qui) trainato dal singolo "People help the people", ma contenente tante altre più belle canzoni ("4am", "Mathematics", "Alfred the great"..) uscito nel 2007. Finalmente (già, finalmente, mai fatta un'introduzione così lunga..) a Luglio del 2010 è uscito il secondo album di questa band indie-rock il cui leader, Simon Aldred, oltre a cantare e suonare la chitarra è anche autore dei testi. Si intitola "Beneath this burning shoreline" ed è bellissimo. E' bellissimo perchè è completamente indipendente dalla prima opera del gruppo. E' bellissimo perchè mischia tonalità melodiche ad altre più ritmate. E' bellissimo perchè non si capisce che cacchio dica il buon Aldred. Il primo singolo estratto è "Kissing Strangers", definito dallo stesso Aldred "sinatresco", poi l'elettrizzante "Black Fang" ("be my one hit wonder and I will be your fleeting famee", chissà se ci ha pensato..) infine "We Sleep on Stones", uscito a Novembre del 2010. Anche in questo caso, come già avvenuto per l'album d'esordio, è l'opera nel suo complesso ad essere superiore alla media e degna di segnalazione.
Per chi non li conoscesse, suggerisco una gita nel Regno Unito (comodo!) verso metà Marzo, 4 date (le uniche pubblicate sul sito, ad oggi). Sembra che non siano previste tappe nel resto d'Europa..
Tracklist:
- We Sleep on Stones – 5:46
- A Month of Mornings – 5:36
- Conquered, Part 1 – 1:02
- Kissing Strangers – 4:35
- Only a Mother – 3:30
- The Night They Buried Sadie Clay – 5:28
- My God Betrays – 4:06
- Barberini Square – 5:48
- Conquered, Part 2
- Black Fang – 4:20
- Luddite – 6:17
- Diamond in the Grind – 4:45
- Strays at the Ice Pond – 2:10
1 commento:
A volte però un artista o un gruppo rinuncia alla seconda opera perché la prima è di livello così alto che sarebbe impossibile non deludere pubblico e critica. Così un genio si trasforma in meteora, schiavo del suo capolavoro d'esordio. Per fare un esempio, è il caso dei Jalisse.
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