giovedì 2 ottobre 2008

"Forse non tutti sanno che..." episodio 1


Oggi ho scoperto una cosa interessante: l'attore che interpreta il padre del dottor Gregory House, della fortunata serie "House, MD" è lo stesso attore che interpreta il padre dell'inserviente nella serie "Scrubs". Questo attore, altri non è che Lee Harvey, ai più famoso come il sergente istruttore Hartman del film Full Metal Jacket.


E anche questa giornata non è stata buttata nel cesso...

mercoledì 1 ottobre 2008

Il disco della settimana - AUTOMATIC FOR THE PEOPLE - R.E.M. - 1992


Dopo quasi 8 anni di album, pubblicati con la I.R.S., i R.E.M. hanno cominciato a vedere premiati i propri sforzi solocon l'album "Document", grazie anche alla hit It's The End Of The World As We Know It (And I Feel Fine). Nel 1988 esce "Green", il primo album pubblicato con l'etichetta Warner Bros., contenente, fra le altre, Stand e Orange Crush. I R.E.M. cominciato a essere riconosciuti un po' in tutto il mondo ed è grazie al successivo album, "Out of time", pubblicato nel 1991 che raggiungonol'apice della fama e della celebrità. Grazie a losing my religion, shiny happy people e country feedback, scalano le classifichemondiali.
Ma è solo nel 1992 che esco il loro vero capolavoro, "Automatic for the people", decisamente intimo, cupo e riflessivo, nel suo incipit(Drive), amaro e disperato (Try not to breath), ma anche più leggero e orecchiabile (The sidewinder sleeps tonite). Il disco prosegue conl'acclamata Everybody hurts, che in qualche modo può essere collegata a Try not to breath, l'una per lo spirito positivo che trasmette, l'altra per la disperazione del protagonista ("I decided to try not to breath, this decision is mine, i lived a full life). A seguire, alcune fra le canzoni più commoventi e dense di significato dell'intera carriera della rock band americana: Sweetness follows, dedicata alla morte dei genitori; Monty got a raw deal, incentrata sulla storia di Montgomery Clift, attore degli anni '50, "fatto eclissare" dopo aver dichiarato la propria omosessualità; Ignoreland, scritta allora contro il governo Bush e, disgrazia, attualissima anche oggi (tanto che ai concerti è fra le più acclamate); Man on the moon, ispirata alla vita di Andy Kaufman, comico americano sul quale è stato poigirato anche un fortunato film con Jim Carrey; Nightswimming, semplicemente una poesia musicata e infine Find the River, nettamente sottovalutatadalla critica, ma incredibilmente profonda e riflessiva.
In conclusione, un album da ascoltare con le luci del tramonto, senza avere la fretta di ascoltare le più famose o quelle-che-ah!-già-questa-la-conosco.
Un bicchiere di vino in mano e la possibilità di dedicarsi un momento per se stessi, ecco come "Automatic for the people" può far esaltare le proprie caratteristiche.
Posizione nella classifica dei 500 migliori dischi di tutti i tempi secondo la rivista "Rolling Stones": 247^, dietro a "The shape of jazz to come" - Ornette Coleman e davanti a "Reasonable Doubt" di Jay-Z.
Tracklist:
1. Drive
2. Try not to breath
3. The sidewinder sleepls tonite
4. Everybody hurts
5. New Orleans Instrumental No.1
6. Sweetness follows
7. Monty got a raw deal
8. Ignoreland
9. Star me kitten
10. Man on the moon
11. Nightswimming
12. Find the river

lunedì 29 settembre 2008

R.E.M. vs Coldplay

Di ritorno dalla Futurshow station (ormai sono di casa...), mi sono chiesto: "ma è stato meglio stasera o venerdì?" Con tutto il bene che voglio a Chris Martin, visto che lo ritengo un benefattore dell'umanità, temo di essermi divertito molto di più venerdì. Intanto perchè ero in mezzo alla bolgia mentre questa sera ho beccato i posti più sfigati fra i "10.000 italiani" che urlavano impazziti di gioia; poi perchè, come da anni avviene, l'acustica di 'sto maledetto palazzone è semplicemente vomitevole, per cui spesso si faceva fatica a sentire la voce di Chris..
Inoltre, trovo che alcune canzoni (God put a smile e Talk) siano state stravolte, con una versione disco che personalmente non ho gradito. Infine, non sono daccordo sulla scelta di cavalcare Viva la vida (che ritengo un pezzo sopravvalutato, in cui l'unica qualità che emerge è la straordinaria capacità tecnica di Will Champion) a scapito di Violet Hill, suonata come secondo pezzo e un po' tirata via. Detto questo, però, è giusto rendere merito a Fix you, Hardest part, Politik, The scientist suonata su un palchetto di un metro e in fondo all'arena, 42, Lost! e una finale e rockeggiante Yellow, come l'avrebbe suonata Aldo Resta.
Che dire, i R.E.M. spiegano il rock'n'roll, i Coldplay si specchiano un po' troppo spesso nella loro bravura. I R.E.M. si sono presentati con 4 luci e un session man ubriaco, i Coldplay avevano un palco di 20 metri, hanno suonato un po' in tutto il palazzo e spesso l'hanno fatto fra fuochi, luci accecanti o addirittura al buio, distogliendo eccessivamente l'attenzione dalla loro musica.
Detto questo, invito chiunque capiti di qua, anche per caso, a votare il sondaggio.
Grazie.

Il primo post



Il primo post, non si scorda mai... Spero che i miei tentativi di dare visibilità ad un blog per poterne tracciare le visite stiano per finire, visto che questo blogspot mi consente di modificare l'html e inserire il tag di Google Analytics..
Bene, signori, in attesa di post magari più interessanti, vi saluto e vi ringrazio.
Mattonella
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