E va bene così, senza parole....
:-)
giovedì 27 agosto 2009
Gravity
honey,
it's been a long time coming,
and i can't stop now
such a long time running,
and i can't stop now
do you hear my heart beating?
can you hear that sound?
'cause i can't help thinking
that i don't look down
and then i looked up at the sun
and i could see
oh, the way that gravity turns for you and me
and then i looked up at the sky
and saw the sun
and the way that gravity turns on everyone
on everyone
baby,
it's been a long time waiting,
such a long, long time
and i can't stop smiling,
oh i can't stop now
do you hear my heart beating?
do you hear that sound?
'cause i can't stop crying
and i won't look down
and then i looked up at the sun
and i could see
oh, the way that gravity turns on you and me
and then i looked up at the sun
and saw the sky
and the way that gravity pulls on you and i
on you and i
it's been a long time coming,
and i can't stop now
such a long time running,
and i can't stop now
do you hear my heart beating?
can you hear that sound?
'cause i can't help thinking
that i don't look down
and then i looked up at the sun
and i could see
oh, the way that gravity turns for you and me
and then i looked up at the sky
and saw the sun
and the way that gravity turns on everyone
on everyone
baby,
it's been a long time waiting,
such a long, long time
and i can't stop smiling,
oh i can't stop now
do you hear my heart beating?
do you hear that sound?
'cause i can't stop crying
and i won't look down
and then i looked up at the sun
and i could see
oh, the way that gravity turns on you and me
and then i looked up at the sun
and saw the sky
and the way that gravity pulls on you and i
on you and i
giovedì 13 agosto 2009
Ciao Gallaz
Ho saputo della scamparsa di Giacomo solo la sera di Domenica 10, mentre navigavo ignaro fra un sito e l'altro, come tante altre volte. Una delle cose più allucinanti che ho potuto evidenziare in tutta questa storia è stata l'incredibile boom fatto registrare dagli accessi al nostro sito internet, con visite provenienti da ogni parte del mondo, ognuna per strappare un pezzettino di Giacomo e farlo proprio. E anche se tutto ciò ha significato una grossa quantità di movimenti sul nostro portale, e quindi, nel senso più impersonale che riesca ad immaginare, un passo avanti per quello che può essere il nostro obiettivo di massimizzare la visibilità del sito, non riesco a fare a meno di elaborare alcune considerazioni.
La cosa più facile in questi casi, è riempirsi di frasi piene di retorica, citando quanto fosse dolce il suo sorriso o belli i momenti passati con lui, non sono certo io la persona indicata a questo tipo di discorso, vuoi per l'indole del mio carattere, vuoi perchè Giacomo era "uno dei tanti" che scorgi durante l'anno e, sebbene avessi capito fin da subito leggendo il suo nome in quel triste articolo, avrebbe potuto esserci chiunque al suo posto.
Nonostante questo, Giacomo era uno di quelli che avevo notato: la sua squadra, l'under 17 allenata da coach Rocca, chiudeva i propri turni di allenamento proprio prima che iniziassero quelli della serie c, e spesso mi sono messo ad osservare quali giovani virgulti sarebbero potuti essere un giorno (nemmeno troppo lontano) un valido sostegno alla prima squadra. Fra i vari talenti emergenti, l'atteggiamento di Giacomo mi aveva colpito: educato, sempre al suo posto,
ma potevi leggere nei suoi occhi la soddisfazione nel poter fare parte della squadra e, più in generale, giocare a basket. Quando avevo la sua età anche io ebbi qualche difficoltà nel trovare spazio nella squadra dove giocavo, ma la dedizione, la passione per questo gioco non mi hanno mai abbandonato e, anzi, mi hanno spinto oltre, mentre i miei compagni, chi prima chi poi, abbandonava l'attività agonistica, io riuscivo a ritagliarmi sempre più spazio, togliendomi
anno dopo anno svariate soddisfazioni. Egoisticamente, pensavo che Giacomo potesse ripercorrere questa strada, perchè bastano 20 secondi per accorgersi se un ragazzo gioca per piacere agli altri, per soddisfare le proprie voglie o, peggio, per fare un piacere a qualcuno. Giacomo era fatto della mia stessa pasta, anche se non avrà più la possibilità di dimostrarlo, anche se alle "Rodriguez" non vedremo più le sue braccia da airone spiccare il volo sino al canestro.
Credo che la stagione che da qui ad un mese aprirà il sipario sarà molto dura, per chiunque vesta una divisa BSL, soprattutto nel primo periodo. La presenza di Giacomo si farà sentire in ogni canestro, ogni passaggio, ogni incitamento sarà pervaso dalla sensazione comune data dal fatto che lui, qui con noi, non c'è più. Penso che la cosa più importante e significativa sia ricordarlo ognuno per se, senza falsi moralismi o "ma perchè è successo proprio a lui?", traendo forza dalla sua assenza.
Tieniti pronto, Gallaz, quest'anno le tue mani, i tuoi piedi e il tuo cuore giocano con me.
La cosa più facile in questi casi, è riempirsi di frasi piene di retorica, citando quanto fosse dolce il suo sorriso o belli i momenti passati con lui, non sono certo io la persona indicata a questo tipo di discorso, vuoi per l'indole del mio carattere, vuoi perchè Giacomo era "uno dei tanti" che scorgi durante l'anno e, sebbene avessi capito fin da subito leggendo il suo nome in quel triste articolo, avrebbe potuto esserci chiunque al suo posto.
Nonostante questo, Giacomo era uno di quelli che avevo notato: la sua squadra, l'under 17 allenata da coach Rocca, chiudeva i propri turni di allenamento proprio prima che iniziassero quelli della serie c, e spesso mi sono messo ad osservare quali giovani virgulti sarebbero potuti essere un giorno (nemmeno troppo lontano) un valido sostegno alla prima squadra. Fra i vari talenti emergenti, l'atteggiamento di Giacomo mi aveva colpito: educato, sempre al suo posto,
ma potevi leggere nei suoi occhi la soddisfazione nel poter fare parte della squadra e, più in generale, giocare a basket. Quando avevo la sua età anche io ebbi qualche difficoltà nel trovare spazio nella squadra dove giocavo, ma la dedizione, la passione per questo gioco non mi hanno mai abbandonato e, anzi, mi hanno spinto oltre, mentre i miei compagni, chi prima chi poi, abbandonava l'attività agonistica, io riuscivo a ritagliarmi sempre più spazio, togliendomi
anno dopo anno svariate soddisfazioni. Egoisticamente, pensavo che Giacomo potesse ripercorrere questa strada, perchè bastano 20 secondi per accorgersi se un ragazzo gioca per piacere agli altri, per soddisfare le proprie voglie o, peggio, per fare un piacere a qualcuno. Giacomo era fatto della mia stessa pasta, anche se non avrà più la possibilità di dimostrarlo, anche se alle "Rodriguez" non vedremo più le sue braccia da airone spiccare il volo sino al canestro.
Credo che la stagione che da qui ad un mese aprirà il sipario sarà molto dura, per chiunque vesta una divisa BSL, soprattutto nel primo periodo. La presenza di Giacomo si farà sentire in ogni canestro, ogni passaggio, ogni incitamento sarà pervaso dalla sensazione comune data dal fatto che lui, qui con noi, non c'è più. Penso che la cosa più importante e significativa sia ricordarlo ognuno per se, senza falsi moralismi o "ma perchè è successo proprio a lui?", traendo forza dalla sua assenza.
Tieniti pronto, Gallaz, quest'anno le tue mani, i tuoi piedi e il tuo cuore giocano con me.
sabato 8 agosto 2009
I like Chopin
Non mi ero mai veramento reso conto di quanto fosse malinconica "I like Chopin" di Gazebo.. Ok, lo so che è un pezzo del cavolo, utilissimo e gettonatissimo quando hai voglia di muovere un po' le chiappe in mezzo a tanta altra gente, però nasconde una sua potenzialità di fondo. Sarà che non ho un gran umore stasera, ma quando l'hanno messa in pista non sono riuscito ad ascoltarla con lo stesso piglio spensierato delle altre vole. Ieri notte, puntuale come una cambiale, ho visto la puntata di Scrubs in cui il dottor Dorian sostiene che "l'amore non corrisposto fa schifo". Bella scoperta. C'è qualcosa di peggio. L'amore non corrisposto, che hai anche il dovere morale e "pratico" di sopire, tenere nascosto, non farlo venir fuori; sia perchè rischi di compromettere un rapporto unico (e fin qui, pazienza, sono sempre stato del partito del chi non risica non rosica..), ma perchè, oltre a stare male, avresti l'ingrato ruolo del "guastafeste", e far stare almeno un'altra persona. E' come prendere una martellata su un piede e non poter urlare di dolore altrimenti svegli i vicini... Che paragone del cazzo, però non è possibile trovarne uno meglio.
Ma chissà poi se sto parlando di amore o che altro.. Che cosa significa uscire dall'ufficio alle 10 di sera e non aver voglia di tornare a casa perchè pensi che le uniche cose valide della giornata sono ancora dentro a quell'edificio?? Che cosa significa trovarsi spiazzati e impauriti di fronte ad un sms che non avrei mai voluto ricevere, e al quale ho risposto con il cuore gocciolante in mano..??
Forse ha veramente ragione quel fighetto di Gazebo: Remember that piano (Ludovico, nda), so delightful, unusual - That classic sensation, sentimental confusion - Used to say "I like Chopin" - Love me now and again.
Ovunque tu sia, adesso che sono le 2 del mattino, buonanotte. E grazie di pungolarmi il miocardio, anche se, lentamente, si sta suturando...
Barbarella
Ma chissà poi se sto parlando di amore o che altro.. Che cosa significa uscire dall'ufficio alle 10 di sera e non aver voglia di tornare a casa perchè pensi che le uniche cose valide della giornata sono ancora dentro a quell'edificio?? Che cosa significa trovarsi spiazzati e impauriti di fronte ad un sms che non avrei mai voluto ricevere, e al quale ho risposto con il cuore gocciolante in mano..??
Forse ha veramente ragione quel fighetto di Gazebo: Remember that piano (Ludovico, nda), so delightful, unusual - That classic sensation, sentimental confusion - Used to say "I like Chopin" - Love me now and again.
Ovunque tu sia, adesso che sono le 2 del mattino, buonanotte. E grazie di pungolarmi il miocardio, anche se, lentamente, si sta suturando...
Barbarella
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